Raccontami una fiaba: Ucceltrovato

Ucceltrovato


Ucceltrovato
è una fiaba dei Fratelli Grimm, qui proposta nella versione dell’app iFiabe, che racconta la vicenda, a lieto fine, di un bambino trovato su un albero, perché portato lì da un uccello…

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Un po’ di storia

Un giorno un guardaboschi andò a caccia e sentì piangere un bambino: su un ramo di un grande albero era adagiato un neonato! Un uccello rapace aveva notato il piccolo e l’aveva rubato alla sua mamma prendendolo nel becco per poi abbandonarlo lì..

Così l’uomo se lo porta a casa e il bimbo cresce con l’altra figlia, diventando inseparabili. Tutti gli amici del paese lo chiameranno da lì in poi Ucceltrovato.

Ma la vecchia cuoca, in realtà una strega, un giorno decide di bollirlo in pentola!! Così i due bambini scappano e la piccola riesce a fare diverse magie trasformando se stessa e Ucceltrovato, così da non farsi mai ritrovare.

Alla fine, nascosti in uno stagno, vengono salvati da un’anatra!

Una favola, tanti significati

Rapito da un uccello, viene salvato da un altro: Ucceltrovato è la fiaba della solidarietà.. chi si aiuta ha sempre una possibilità di riscatto, ma non solo!

Alcuni studiosi di letteratura tedesca vedono in questa favola una parabola dell’esistenza umana: siamo delle creature che rischiano di essere “rapite”, sospese fra il cielo e la terra, che imparano, passo dopo passo, a reagire con una trasformazione adeguata alla propria età, diventando “rosellina” e “rosaio” in gioventù, “chiesa” e “lumiera” nel mezzo della vita e “anatra” e “stagno” nella vecchiaia.

E infine, se si presentasse l’occasione, la vittoria sulla nostra mortalità..tutta la nostra vita sarebbe una favola che si avvera!

Altri letterati sottolineano nella fiaba Ucceltrovato “la dimensione immortale” dell’animo umano.

Non manca poi, la figura della strega-cuoca, che assomiglia un po’ alle matrigne cattive tipiche delle fiabe…

Qualche aneddoto

Pare che i fratelli Grimm prendessero spunto, per le loro fiabe, anche da “muse” domestiche: un’amica di famiglia, una vicina di casa… sembra proprio che almeno una quarantina delle loro fiabe, fra le quali Cenerentola, I tre capelli d’oro del diavolo e La guardiana d’oche, siano state raccolte dalla voce di una donna in carne e ossa: la signora Catherina Dorothea Viehmann, una vedova, figlia di un locandiere, che aveva probabilmente sentito raccontare queste storie dagli avventori della locanda del padre.

Cosa c’è da imparare

Se ci si vuole bene e si sta insieme si possono superare tutte le difficoltà: questa è la morale della favola. Consigliamo di leggere la fiaba in montagna, magari in mezzo ai boschi, per addormentare i bambini.

 

Vi ricordiamo infine che Filastrocche.it ha creato un’applicazione, iFiabe, grazie alla quale potrete leggere ogni giorno un racconto direttamente dal vostro Iphone o smartphone Android.

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