Raccontami una fiaba: Il librone degli incantesimi
Il librone degli incantesimi, una fiaba che ben si addice alla festa di Halloween che sta per arrivare! Ecco la storia, la morale e l’origine di questa favola tedesca, che insegna a superare tutte le proprie paure.
Un po’ di storia
Un mago molto bravo a fare gli incantesimi viveva solo in mezzo al bosco, molto infelice perché non sapeva a chi lasciare l’arte della sua magia. Un giorno vide due fratellini che giocavano in un prato e decise di portarli nella sua capanna per insegnare loro la magia. Ma i piccoli erano spaventati e lui li minacciava di non scappare.
Finché i due bambini non trovano sopra uno scaffale un grosso libro nero, il Librone degli incantesimi, da cui imparano alcune stregonerie, riuscendo così a scappare dalla casa del mago e poi a trasformarsi in animali quando lui li rincorre.
A un certo punto si trasformano uno in un’aia tutta piena di grano e l’altra in un piccolo chicco mescolato a tutti gli altri. Ma lo stregone si trasforma anch’egli in un gallo nero, che però viene rincorso da un grosso levriero suscitato dai bambini tramite una formula magica.
I due si incamminano così di nuovo verso casa. E da quel giorno vissero felici e contenti insieme ai genitori.
Una favola, tanti significati
Questa fiaba è stata scritta da Ludwig Bechstein, letterato, storico e filosofo tedesco che fu autore di alcune raccolte di fiabe tratte dalla tradizione popolare tedesca (tra cui, oltre a Il libro degli incantesimi, La principessa incantata, Il capraio e la figlia del re, I tre musicanti).
Bechstein visse tra il 1801 e il 1860. Prima di fare lo scrittore, aveva iniziato come apprendista farmacista. Fu il duca di Sassonia a finanziargli gli gli studi di storia, filosofia e letteratura. Dopo la morte della prima moglie (da cui ebbe un figlio), si risposò ed ebbe altri sette figli.
Qualche aneddoto
Il libro degli incantesimi è anche un famoso videogioco prodotto da SCE (Sony Computer Entertainment) London Studio in associazione con J. K. Rowling, la nota scrittrice dei libri della saga di Harry Potter. È stato pubblicato nel novembre 2012 ed è uno dei primi esempi di giochi che utilizzano la cosiddetta realtà aumentata, ovvero l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi.
Cosa c’è da imparare
La morale della fiaba, che insegna a superare le paure, è che un pizzico di astuzia ma soprattutto di intelligenza possono farci superare anche difficoltà incredibili.
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