#MammePiuSport, corri che sudi!

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Settimana scorsa mia figlia Aurora, quarta elementare, è tornata a casa dicendomi che la maestra li aveva messi tutti in punizione e quindi hanno saltato l’ora di ginnastica! E’ un episodio che ricorre spesso da noi e ci deve far riflettere sulla considerazione che la scuola pubblica italiana riserva all’attività sportiva.  Ginnastica uguale ricreazione: se non fate i bravi, tutti seduti a far lezione! Altro che mens sana in corpore sano, come invece insegnavano gli antichi…
Non possiamo poi stupirci dei dati inquietanti sulla forma fisica dei nostri figli, all’ultimo posto in Europa per quantità di attività praticata. In italia il 49% dei bambini e il 42,5% delle bambine di 8 anni sono sovrappeso, …mentre il 26,6% e il 17,3% rispettivamente sono addirittura obesi. (Dati WHO – World Health Organization).

Obesità che purtroppo apre la porta a malattie cardio-vascolari e metaboliche come il diabete di tipo 2.

Eppure il trend si potrebbe invertire anche solo aumentando la quantità di movimento nell’infanzia, e per fortuna ci sono aziende come Ferrero che si spendono perché lo sport cominci ad essere valorizzato e  riceva un ruolo centrale nell’educazione delle nuove generazioni. In fondo la stessa Commissione europea, già nel Libro Bianco del 2007, affermava: “Grazie al suo ruolo nell’istruzione formale e non formale, lo sport rafforza il capitale umano dell’Europa. I valori veicolati dallo sport aiutano a sviluppare la conoscenza, la motivazione, le qualifiche e la disponibilità a compiere sforzi personali; il tempo trascorso praticando attività sportive a scuola e all’università produce benefici sanitari ed educativi che occorre promuovere”.
Qui da noi purtroppo non esiste una valida offerta formativa riguardante specifiche discipline sportive e tutto è lasciato all’iniziativa delle singole famiglie. Insomma, tutti gli stati membri della UE riconoscono l’importante contributo dello sport a scuola per la salute e lo sviluppo dei bambini, tranne… Irlanda, Italia e Polonia!

E  pensare che si è dimostrato che la partecipazione attiva alle attività sportive contribuisce anche a ridurre comportamenti antisociali, quali il bullismo, il razzismo e gli atteggiamenti discriminatori, contribuendo – di contro – alla coesione sociale e ad abbattere le barriere sociali, oltre a ridurre il tasso di dropout scolastico.

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È proprio di sport e di movimento che si è parlato giovedì 16 ottobre 2014 al Foro Italico sede del CONI di Roma con le #MammePiuSport, un gruppo di note mamme blogger come la sottoscritta, che conoscono molto bene l’importanza di uno stile di vita attivo per i giovani e vogliono trasmetterlo a tutte le altre mamme.
All’evento organizzato da Ferrero nell’ambito del progetto di responsabilità sociale #kinderpiùsport abbiamo avuto la possibilità di parlare di sport con relatori d’eccezione come Francesco Soro, Annamaria Marasi, Carla Rossi e Carlton Myers che hanno approfondito con diverse sfaccettature, il valore della pratica sportiva giovanile.

Durante la cena ho avuto modo di confrontarmi con il mitico Carlton Myers, che dopo avermi chiamato dottoressa per tutta la sera ( si era documentato sul mio conto e aveva scoperto che sono laureata in farmacia !), mi ha illuminato sull’importanza di seguire una passione sportiva fin da piccoli.

Il giorno dopo, passeggiando nella sede del C.O.N.I. al Foro Italico, la discussione è andata avanti e via via si sono sfatati molti falsi miti sull’attività fisica dei bambini, primo fra tutti che il movimento spontaneo sia sufficiente per una crescita sana. In realtà si è visto come sia fondamentale il ruolo dell’adulto nell’educazione motoria, poiché non tutto il movimento corrisponde ad attività fisica e che essa, per essere salutare, deve essere vigorosa, continua (almeno 10 minuti consecutivi) e non deve essere meno di 30-60 minuti complessivi al giorno (OMS – 2014).

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Ma quale sport scegliere?

I dubbi che accomunano molte mamme blogger e non è come favorire un giusto orientamento allo sport, o meglio come scegliere il tipo di attività giusta per i nostri figli. L’esigenza comune a tutte è proprio la possibilità di avere accesso a maggiori informazioni sulle varie discipline e incontri con esperti per valutare le più adatte ai propri bambini.

Altro falso mito: Il gioco libero è fondamentale per lo sviluppo. In realtà numerose ricerche hanno dimostrato come i bambini, se lasciati soli e liberi di giocare, tendono a stare molto tempo fermi.

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Siamo tutti concordi nell’affermare che lo sport gioca un ruolo positivo nella crescita e lo sviluppo delle giovani generazioni. Ma forse non tutti sanno che chi pratica attività sportiva spesso ottiene anche migliori risultati scolastici, ha una maggiore autostima, relazioni più forti con i propri coetanei, maggiore attaccamento alla famiglia e maggiori interazioni con i genitori (!) e maggiore reticenza ad evitare comportamenti pericolosi (es. uso di droghe, comportamenti aggressivi, etc.).

L’allenamento e il gioco di squadra, seguire la leadership del capitano o dell’allenatore, imparare a perdere, essere orientati al risultato, gestire il tempo, agire con etica e rispetto per l’avversario: sono tutte competenze che si imparano facendo sport, ma che i ragazzi si potranno rivendere nella vita adulta.

Capito mamme? La prossima volta che al parco vi viene da urlare a vostro figlio non correre che poi cadi (oppure sudi) mordetevi la lingua!

 

Un commento su “#MammePiuSport, corri che sudi!”

  1. Buongiorno, sono il presidente di una società dilettantistica di pallamano, sport minore e poco conosciuto in Italia. Sto sperimentando anche nel mio lavoro (sono medico ospedaliero) l’importanza del movimento sia per gli adulti, sia per gli anziani, sani o affetti da patologie croniche. Da anni stiamo cercando di incentivare la pratica dello sport non come agonismo fine a se stesso, ma come espressione della vita reale. Sono completamente d’accordo con voi su tutto. Anzi: mi piacerebbe poter condividere, se possibile, alcuni momenti e portare il vostro entusiasmo e la vostra competenza ai ragazzi, alle famiglie, alle istituzioni locali ed alla popolazione. Se foste interessati ad una collaborazione mi metto a disposizione. Vi ringrazio per il messaggio importante e fondamentale per chi, da volontario, deve cercare di trasmettere ai giovani ….. e non solo! Un saluto. Eugenio Rizzi

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