Perché leggere il libro di Julian?

Molti di voi avranno senza dubbio letto Wonder, il best seller di R.J. Palacio (ed.Giunti) che ormai conta milioni di fan piccoli e grandi sparsi per il mondo; altri invece forse ignorano del tutto la storia di August, della “gentilezza” e le riflessioni attorno al tema della diversità che il libro ha scaturito. Bene, di qualsiasi gruppo facciate parte, vi consiglio di non perdere il seguito della storia, ovvero la “versione di Julian” dell’intera faccenda. I primi non vedranno l’ora di divorare questo nuovo capitolo, che li porterà a rivedere i fatti da un altro punto di vista. Mentre chi ancora non conosce Wonder può tranquillamente cominciare dal #libro di Julian, e ripercorrere la strada a ritroso, senza perderne il senso. Anzi.

Qui non svelerò alcun dettaglio della storia, perché non voglio togliere a nessuno il gusto di scoprirla pagina dopo pagina, ma vi darò piuttosto 7 buoni motivi per correre a leggere il libro. Si tratta di frasi, spunti e insegnamenti che emergono dalla lettura e sono certa faranno nascere pensieri e discussioni profonde anche nella vostra famiglia.

• Sii gentile, perché chiunque incontri sta combattendo una dura battaglia. (Jan Maclaren)
• Tutti possono sbagliare, ma l’importanza è imparare dai propri errori. Ecco perché a tutti (in primis a noi stessi)  va data sempre una seconda chance nella vita.
• A volte è bello ricominciare.
• Non fare a un altro quello che non vorresti venisse fatto a te, perché il vento può girare improvvisamente e di colpo da leader della scuola, ti puoi ritrovare a essere tu “l’escluso”
• Le diversità come le imperfezioni fisiche spesso generano sentimenti di disprezzo che a ben scavare nascondono solo paura e ansia profonda.
• E le paure, i mostri, gli scheletri nell’armadio vanno affrontati con coraggio, altrimenti ci terranno in scacco per tutta la vita.
• Le storie hanno un grande potere, perché colpiscono dritto al cuore, e più di mille parole o ammonizioni possono servire da guida a un giovane animo alla scoperta della vita. Mamme, papà, nonne e fratelli non smettete mai di raccontarle!