Bagnetto, massaggi e filastrocche

bagnetto

Una fata me l’ha detto:
c’è un folletto nel bagnetto
che il solletico ti fa!
trullallero, trullallà…>>

Avete mai provato a canticchiare una filastrocca al vostro bambino durante il bagnetto?
Siamo stati a un evento organizzato da Johson’s, lo storico marchio dello shampoo non più lacrime che più di mezzo secolo fa ha cambiato la vita a molti bambini. Si è parlato di bagnetto e massaggi infantili in compagnia della psicologa infantile Daniela De Berardinis e di un’ostetrica esperta.

Il rito serale di pulizia -se fatto con amore- è un’occasione di contatto profondo fra mamma/papà e figlio. Attraverso gesti di cura, coccole, profumi, risatine e suoni si offrono infatti ai piccoli importantissimi stimoli multisensoriali. Ecco perché da questo momento speciale la fretta deve essere bandita, per lasciare spazio al gioco di sguardi mamma-bebè e alla relazione che si costruisce giorno dopo giorno.

Un’idea utile e simpatica: il chiudiporta NON DISTURBARE per il bagnetto. Scarica il PDF

sp_pesce-211x300 Via libera dunque a paperelle, canzoncine e bolle di sapone! A proposito lo sapevate che giocare con le bolle di sapone, è un esercizio che insegna ai bimbetti la coordinazione occhio-mano? Ecco i consigli di Johson’s per il momento bagnetto:

  • Durante il bagnetto, riprodurre musica e cantare può stimolare aree del cervello responsabili della memoria o delle immagini visive (Se siete in cerca di ispirazioni, qui trovate rime e canzoncine adatte)
  • Interagire e parlare con proprio figlio durante il bagnetto può aiutare lo sviluppo del linguaggio. Parlate e recitate filastrocche, dunque: studi scientifici mostrano infatti che i bambini con cui si parla di più, conoscono un maggior numero di parole entro i loro 24 mesi di vita;
  • Sguazzare nella vaschetta e schizzare l’acqua insegna al bambino il meccanismo causa-effetto, quindi fate un bel respiro e non curatevi dell’acqua sul pavimento che dopo vi toccherà pulire!
  • Sembra poi che i bambini lavati e coccolati con prodotti profumati, acquisiscano un maggiore legame affettivo con i genitori. Ricordatelo quando si tratta di scegliere il prossimo bagno schiuma!
  • La routine del massaggio prima o dopo il bagnetto, è invece una perfetta opportunità di “contatto pelle a pelle”. È ormai dimostrato che, se praticato quotidianamente, aumenta la qualità e la durata del sonno dei più piccoli, oltre a far diminuire l’ansia materna (che sia il rovescio della stessa medaglia?)

massaggi-bebe

Restando in tema l’ostetrica, durante un interessante workshop, ha spiegato le basi del massaggio al bambino/neonato. Si comincia togliendosi orologi, anelli e bracciali e creando un ambiente caldo e accogliente dove appoggiare il bebè. La base deve essere rigida, ricoperta da un tappetino o un asciugamano morbido.
Si prepara una ciotolina con dell’olio e se ne scalda una piccola quantità strofinando le mani; poi guardando il piccolo negli occhi (importantissimo!) gli si chiede il permesso di iniziare il massaggio. Quindi si può partire dalle estremità inferiori per poi passare agli arti superiori, al petto e al pancino, poi, girando il bambino a pancia in giù si massaggia il dorso e infine nuovamente a pancia in su si termina con un bel massaggio al viso. Il tocco è quasi uno sfioramento e deve sempre essere molto delicato.
Insomma prendetevi tutto il tempo necessario e costruite un rituale di toilette e coccole che sarà solo vostro. Pensate che state regalando al vostro piccolo la possibilità di imparare, pensare, crescere e amare.

Post scritto on collaborazione con JOHNSON’S®

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