Dimmi che mamma sei e ti dirò che passeggino hai!

 

passeggino Tuctuc

Per i primi 3 anni di vita di una mamma il passeggino diventa -volenti o nolenti- un accessorio fondamentale, più della borsa e quasi come le scarpe. Ma non tutte le donne hanno lo stesso rapporto con questo attrezzo sconosciuto a chi non ha figli, c’è chi lo ama e chi lo odia e soprattutto a ciascuna il suo.

Dimmi che mamma sei e ti dirò che passeggino hai!

  • Mamma fashion: il suo passeggino all’ultimo grido è la naturale prosecuzione del suo outfit e dunque va scelto con attenzione. Se sbagli modello rischi di mandare a pallino anni e anni di duro lavoro sul look. La praticità e la tenuta di strada sono dettagli ininfluenti, piuttosto è importante che il manico sia regolabile a seconda dell’altezza dei tacchi. Per lei quel che conta è l’immagine e che sia dotato di una bag degna di questo nome.
  • Super-organizzata: la mamma super organizzata la si riconosce anche dal passeggino: accessoriato con svizzera precisione in tutti i suoi scomparti, per affrontare qualsiasi evenienza. Dal parapioggia, al ciuccio di scorta, dallo spray per le zanzare all’ombrellino e poi pannolini, felpina, merenda e giochini ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa.
  • La tecnica: potrebbe insegnare passegginologia all’università, perché sa aprire e chiudere qualsiasi modello con una mano sola, proprio come nelle pubblicità. Il concetto di trio per lei non ha segreti ed è in grado di smontare e rimontare una navicella in meno di 30 secondi. Se la incontrate ai giardinetti potrebbe essere la vostra salvezza.
  • La pasticciona: è il suo rovescio della medaglia, quella che proprio non riesce a familiarizzare con l’attrezzo alieno. Pensava di aver scelto il modello base, ma è comunque troppo complicato per lei. Ho visto madri che pur di non chiudere il passeggino non hanno mai preso un mezzo pubblico e hanno fatto viaggi in macchina con il bagagliaio aperto. Anche il click clack per fissare la creatura è per loro un’assurda diavoleria e capita spesso che i loro figli rimangano legati per ore ai giardini, finché qualche anima pia (vedi mamma tech) dotata di manualità corre loro in soccorso.
  • La multi-mom: è al terzo o quarto figlio e il suo passeggino è un campo di battaglia. Le macchie di pappa e moccolo ormai sono un tutt’uno con la fodera e le ruote sono consumate dai rally dei fratelli maggiori, ma nonostante tutto è sempre “come nuovo”, tanto che tra un figlio e l’altro può essere serenamente prestato anche a un’amica bisognosa.
  • L’igienista: è una maniaca del pulito e il suo passeggino lascia scie di igienizzante ad ogni passaggio. Non troverete una macchia o una briciola neppure con la lente di ingrandimento, ma nonostante questo l’interno è pieno di foderine e lenzuolini inamidati ultra-lavabili. Ah, ovviamente anche le ruote vengono sterilizzate tutte le sere, che con questi marciapiedi luridi…
  • La eco-bio-mummy: il passeggino glielo hanno regalato e lei ha fatto buon viso, ma lo ha subito ricoperto con la pelle di pecora per renderlo un po’ più green. Lo tiene montato rigorosamente con la seduta al contrario, perché si sa che è meglio che il bimbo veda la sua mamma piuttosto che il mondo. Al primo lamento la eco-bio-mummy scaraventa il passeggino e si carica il fardello urlante in braccio.
  • La casalinga disperata: dovendo fare tutto con i bambini dietro, il passeggino è la sua seconda casa, una via si mezzo tra la roulotte e il carrello dei senza-tetto. Ci carica quintali di spesa, facendosi largo tra la borsa del cambio e il biberon, e poi la biancheria per la tintoria, il pacco da spedire in posta e la cartella del figlio maggiore. Poveraccia!
  • La sporty-mum: il suo passeggino è l’alternativa alla palestra e spingendolo in tuta e sneaker macina chilometri e chilometri. Con la sbarra improvvisa esercizi di stretching ai semafori e con il manubrio inventa passi di danza. A volte la si vede vagare per i parchi anche con il passeggino vuoto, nelle ore in cui suo figlio dorme beato nel lettino, perché il suo allenamento non può aspettare.
  • La pigrona: non muove un passo senza passeggino e, se potesse, si farebbe spingere anche lei. Quando il bambino ci si addormenta sopra è capace di lasciarcelo tutta la notte per non fare la fatica di spostarlo. Al grido di “è così comodo!” va avanti a trasportare i suoi poveri figli fino alla maggiore età.
  • La vintage: tutto nel suo look trasuda di antico e anche il suo passeggino non cede alle tentazioni moderne. Nonostante un leggero sottofondo di odore di muffa/naftalina e il peso titanico lei spinge orgogliosa un modello originale degli anni ’60, trovato incellofanato nel vecchio solaio della nonna.

E se un giorno arrivasse il passeggino perfetto: quello che mette d’accordo tutte le mamme, fosse gradito anche ai piccini e non facesse sentire i papà dei pesci fuor d’acqua le (rare) volte che tocca spingerlo a loro?

tuctuc passeggino yupi

Il passeggino Yupi di TUCTUC è progettato per offrire il massimo comfort  sia ai bambini sia ai genitori.
Comodissimo per i bambini grazie all’ampio sedile, è reclinabile fino a 150°.
Piace ai genitori perché facile da maneggiare e una volta piegato è estremamente compatto (ideale anche per bagagliai meno capienti grazie alla sua forma arcuata).
Yupi è disponibile nelle fantasie delle linee: Life in the Air e Kimono.

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