Raccontami una fiaba: Il principe senza paura
Siamo in pieno periodo di Halloween e si parla di mostri, di scherzi, di scheletri e così via…ecco una fiaba che racconta la storia di uomo, anzi di un principe, che non temeva nulla: Il principe senza paura!
Un po’ di storia
C’era una volta un principe che non aveva paura di nulla e che un bel giorno andò in giro per il mondo. Ovviamente capitò subito nella casa di un gigante…il quale per sfidarlo gli chiese di andare a prendergli una mela dell’albero della vita, controllato da un leone. Dall’albero pendeva anche un anello magico che divenne oggetto di contesa tra il principe e il gigante…
Dopo aver vinto il gigante, il principe riprese a girare il mondo in compagnia del suo leone e un giorno giunse a un castello incantato. Sulla porta c’era una fanciulla, che gli chiese di liberarla da un maleficio passando tre notti nel salone del castello, senza che nel suo cuore entrasse la paura. Se avesse sopportato le torture, lei sarebbe stata libera. Il principe provò.
Per tre notti di fila gli si scagliarono addosso dei piccoli diavoli che lo picchiavano e lo torturavano. E ogni mattino veniva da lui la ragazza con in mano una bottiglietta di acqua della vita: lo lavava e subito ogni dolore spariva. E lei, che era tutto ricoperta di nero, man mano diventava bianca.
Quando i diavoli infine sparirono, vide accanto a sé la fanciulla, bianca come la neve e bella come il sole. I due si sposarono e vissero felici nel loro castello!
Una fiaba, tanti significati
Le favole raccolte dai due fratelli tedeschi Grimm erano cruente poiché lo erano i tempi in cui scrivevano (fine ‘700, inizio ‘800). Ma i bambini sono molto più capaci di gestire la paura di quello che si pensi , dicono gli psicologi. L’elemento della paura, rappresentato in una fiaba, è qualcosa che attira molto il bambino. L’adulto deve semplicemente raccontargliela in modo giusto, così che anche la fiaba più spaventosa non risulti tale. Già solo il fatto di raccontare fiabe ai bambini è un gesto molto educativo!
Qualche aneddoto
C’è una bella frase, attribuita a Giovanni Falcone, il magistrato vittima della mafia nel 1992, sulla paura: “L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.”
Cosa c’è da imparare
La morale della fiaba è semplice: se riusciamo a superare le nostre paure, riusciamo a fare cose impensabili.
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