Libere di leggere #leggerecirendepiùforti

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Mi capita spesso di sentire mamme ex lettrici appassionate che, dopo la nascita dei pargoli, hanno appeso i libri al chiodo per cronica mancanza di tempo. Prima le notti insonni, poi i mille impegni quotidiani, lo smartphone, la televisione, i bambini e lo spazio per leggere proprio non si trova più. Le copertine a prendere polvere e niente più spedizioni in libreria, che tristezza! A tutte queste donne, così indaffarate e stressate da aver dimenticato uno dei più grandi piaceri della vita, quello di sedersi un momento in compagnia di un buon libro (ma si può leggere anche in piedi, ve lo assicuro!) vorrei dedicare una massima, che in realtà ho sentito riferita alla pratica dello yoga, che io ho poi reinterpretato così: “Quando la tua agenda non ti consente di leggere, cambia agenda!” 

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La lettura non è in fondo come una palestra per il nostro cervello? Non gonfia i muscoli, ma affina l’intelletto e, proprio come nello sport, è tutta questione di volontà. Si può partire o ri-cominciare a piccoli passi, con qualche riga prima di dormire, per poi aggiungere parole, pagine e capitoli fino a quando si recupera il ritmo e si torna a divorare romanzi tutti in una notte. E anche se i lunghi pomeriggi pigri passati sul divano col romanzo preferito sono un ricordo lontano (ché con i figli piccoli per casa è difficile estraniarsi dalla vita familiare per più di mezz’ora), il segreto è la costanza. Io, se nello sport sono sempre stata piuttosto discontinua, non ho mai smesso di leggere. Certo, per qualche anno ho fatto scorpacciate di fiabe, filastrocche e storie di avventure, ma non ho mai mollato. Anche perché penso che una mamma che legge sia il miglior esempio per invogliare i bambini all’amore futuro verso i libri (leggere è contagioso!). Forse i miei addominali non saranno scolpiti, ma in compenso le mie capacità cerebrali dovrebbero essere allenatissime (:

Pensate che secondo alcune teorie, la lettura ci aiuta a combattere il naturale processo di invecchiamento cerebrale, tenendoci persino lontano dall’Alzheimer.  Sicuramente #leggerecirendepiùforti, più capaci di pensare e di scrivere, più empatiche verso il resto del mondo e anche più indipendenti.

Dal 30 ottobre al 28 novembre c’è un motivo in più per leggere, perché con la promozione Giunti, per celebrare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, più di 50 titoli al femminile sono offerti ai lettori con il 20% di sconto e il 5% del ricavato andrà a sostenere la fondazione Pangea, che da anni si batte per i diritti delle donne. 

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E ora non mi resta che svelarvi il titolo che ho in questi giorni sul mio comodino. I miei figli sono cresciuti e ora leggono da soli e io sono finalmente tornata a scegliere titoli da adulto. Adesso sono presissima dalla storia toccante di un bambino ipovedente, molto sensibile che vive in una famiglia un po’ problematica e che ha con la sua nonna un rapporto speciale. Quando la vecchina viene allontanata da casa perché per sbaglio ha dato fuoco alla cucina e viene fatta rinchiudere in una casa di riposo, al piccolo Milo crolla il mondo addosso, ma non si perde d’animo e comincia l’avventura. Non vi dico come va a finire, ma è un libro che mi ha fatto riflettere su tanti aspetti della vita, che spesso diamo per scontati e su tutte le cose che ci perdiamo perché, abbagliati dalla nostra vista, non riusciamo a vedere con gli altri sensi. Ve lo consiglio: Quello che gli altri non vedono, Virginia Mac Gregor -Ed Giunti. #leggerecirendepiùforti

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