La mia giornata speciale con Banco Alimentare e Dash

iolanda

Ci sono giornate che cominciano prestissimo la mattina e valgono doppio, perché ora di sera ti ritrovi un pochino cambiata in meglio. Sono quelle giornate dove fai un’esperienza destinata a lasciare il segno, perché ti ha arricchito profondamente. Quelle giornate dove incontri persone speciali che con il loro entusiasmo accendono una lampadina dentro il tuo cuore. Io ho passato recentemente una di queste giornate al quadrato grazie a Dash, che mi ha invitata ad affiancare il lavoro dei volontari del #BancoAlimentare, impegnati quotidianamente a raccogliere pasti avanzati dalle grandi strutture di ristorazione per ridistribuirlo tra chi ne ha più bisogno.

Vi avevo già parlato dell’iniziativa di solidarietà di Dash che per festeggiare il suo 50°compleanno ha promosso una campagna per sostenere l’attività del Banco Alimentare e ora ho avuto l’occasione di toccare con mano come funziona questa organizzazione che svolge un ruolo importantissimo di inclusione sociale, aiutando le persone in difficoltà a soddisfare il bisogno primario di sfamarsi. L’obiettivo dell’iniziativa, che prevede di donare un pasto per ogni fustino Dash acquistato è quello di raggiungere fino a 3milioni di pasti e con l’aiuto di tutti noi potrà essere raggiunto.

La promozione di Dash 1 confezione = 1pasto dura fino alla fine di maggio, diamoci da fare con le lavatrici!

 

dash

 

Ecco il racconto di come è andata la mia giornata speciale insieme ai volontari.

siticibo

Siamo partiti all’alba sul furgone di Siticibo, io e il mitico Giorgio, volontario che ho avuto l’onore di accompagnare nel suo importante compito settimanale di recuperare in giro per la città cibo avanzato da mense di grande aziende, mega hotel o punti di ristoro, per offrirlo alle famiglie bisognose. Il meccanismo è ben rodato: ci si ferma davanti alle cucine e si ritirano le vaschette già preparate e confezionate di pietanze adeguatamente refrigerate e conservate per soddisfare i più alti standard di sicurezza.

furgone

Le vaschette sono porzioni singole o pluriporzione, etichettate una a una con le indicazioni su cosa contengano e pronte per essere riscaldate e servite a tavola. Nella città di Milano ci sono 3 camioncini Siticibo come il nostro, ciascuno con due volontari dentro, che tutti i giorni dribblano il traffico per portare a termine il tour delle grandi cucine e servire circa 1000 pasti caldi a uomini, donne e bambini che altrimenti soffrirebbero la fame.

giorgio-siticibo

Quello che anima questi angeli, che mettono a disposizione il loro tempo e il loro lavoro, è la soddisfazione di vedere immediatamente il risultato delle loro azioni: è incredibile la sensazione che si prova a consegnare con le proprie mani, in tempo per il pranzo, una teglia di lasagne (che altrimenti andrebbero sprecate, tra l’altro) a una casa famiglia che ospita una ventina di mamme e bambini in difficoltà. E’ stata la nostra prima tappa e qui ho capito perfettamente la differenza fra l’impegno concreto di Giorgio e compagni e un tipo di solidarietà più astratta e filtrata da organizzazioni di grandi dimensioni, che riescono a compiere imprese importantissime, ma per i singoli a volte è più difficile cogliere il senso del proprio contributo.

Ma la visione è diventata ancora più nitida a fine percorso, quando siamo arrivati a scaricare il grosso del carico alla mensa dei poveri del Centro Francescano Beata Maria della Passione, che serve ogni giorno 500 pasti alle persone disagiate e che vede all’opera tutti i giorni una ventina di volontari, che tra primo e secondo piatto servono a tavola sorrisi e parole di conforto. Osservandoli ho sentito il calore di un gesto e sono stata toccata profondamente dall’entusiasmo contagioso che solo chi sa di compiere uno sforzo ripagato con gli interessi può trasmettere agli altri.

iolanda-e-giorgio-siticibo

Grazie Dash #50anniaccantoavoi

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