Fermenti: i guerrieri buoni che difendono il nostro intestino

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Avete mai riflettuto sul potere dei fermenti probiotici nel nostro organismo? Vi siete mai fermati a pensare quanti cibi fermentati ci siano tutti i giorni sulla nostra tavola? Non solo lo yogurt, ma anche la soia, l’aceto, il salame e persino la pizza.

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Abbiamo recentemente partecipato a un interessante laboratorio sul tema, organizzato da Yakult, insieme al Museo della Scienza di Milano e alla nutrizionista Antonella Losa, dove si invitavano i bambini, ma anche noi mamme, a ragionare e sperimentare attorno a elementi di scienza, benessere e cucina, per scoprire i segreti della fermentazione.

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Non immaginate la mia gioia nel ritrovarmi per qualche ora, libera di giocare con provette e reazioni chimiche, come nella mia vita precedente ai tempi dell’Università,

Il nostro pomeriggio da scienziate comincia con una splendida merenda all’ombra dei Chiostri del Museo della Scienza di Milano, tra bottigliette di Yakult. coloratissimi frullati di frutta, muffin appena sfornati e  tè, che è un alimento fermentato, anche se non tutti lo sanno.

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Il lab, tenuto da Antonella Losa, parte con alcuni esercizi che sembrano più semplici di quanto non siano in realtà. Su un lungo tavolo sono ordinati soia, lievito, yogurt, aceto e gorgonzola, miso, tè nero, kimchi, tempeh e altri alimenti fermentati e bisognava accoppiarli con le rispettive materie di origine. Il secondo passo è invece riconoscere tutti questi cibi solo dall’odore, annusando le diverse provette per indovinare a cosa corrispondano. Ci accorgiamo subito che non è affatto banale e che i nostri nasi non sono poi così fini 🙂

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Ma è attraverso la cartina con la top 100 della produzione mondiale di cibi fermentati che scopriamo quante varietà esistono e come l’Asia e in particolare il Giappone sia in vetta alla classifica.

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Non sarà dunque solo un caso che sia proprio uno scienziato Giapponese Minoru Shirota a scoprire già nel 1935 il ceppo di probiotici contenuti nelle bottigliette Yakult e a studiarne i benefici sul nostro organismo.

La fermentazione del cibo ha effetti sulla nostra salute, perché è come se qualcuno avesse cominciato a lavorare per noi, digerendo gli alimenti al nostro posto e rilasciando poi nel nostro corpo vitamine, enzimi e sostanze utili.

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Quando arriva il momento di trasformarci in chimici, ci separiamo nei vari tavoli di lavoro e ci armiamo di provette e contagocce. Lo scopo è scoprire l’azione dei fermenti provando a unire latte o yogurt o probiotico (Yakult) con un rilevatore di acidità. Gli indicatori di acidità fanno cambiare colore alle provette: le provette riempite con yogurt e probiotico dopo l’esperimento hanno colore simile mentre quella con il latte assume un tono diverso.

L’azione dei probiotici avviene su due fronti, prima sull’alimento e poi sul nostro intestino. E’ come se un plotone di guerrieri buoni cominciasse a colonizzare il nostro intestino e da questa posizione privilegiata potesse regolare tante altre funzioni, rinforzando giorno dopo giorno il nostro sistema immunitario. Si è recentemente dimostrato che chi ha una flora batterica intestinale in forza riesce a tenere lontano anche la depressione!

I fermenti probiotici contenuti in una bottiglietta di Yakult, sono particolarmente efficaci perché appartengono tutti allo stesso ceppo (Lactobacillus casei Shirota (LcS), fermentano per 7 giorni e sono in grado di giungere vivi nell’intestino.

Non ci resta che aprire la porta a questi piccoli fermenti per lasciarli lavorare dentro di noi, perché  -per traslare il famoso detto-

una bottiglietta di Yakult al giorno leva il medico di torno!

 

 

 

 

 

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