Io parto consapevole: 10 falsi miti sul cesareo

Qualche tempo fa si è tenuto a Milano “Io parto consapevole”, un incontro tra medici, ostetriche e future mamme per sfatare una volta per tutte i tanti falsi miti sul parto, in particolar modo quello cesareo. L’intento era quello di rispondere con informazioni corrette alle credenze che ancora circolano sull’argomento, in modo da rassicurare tutte le donne che si stanno affacciando alla maternità con qualche dubbio o timore.

L’evento promosso da Johnson&Johnson Medical con il patrocinio di AOGOI è stato un interessante momento di condivisione per preparare le mamme in attesa ad affrontare il cruciale momento del parto con serenità e consapevolezza e dare loro utili “consigli di sopravvivenza” per i giorni immediatamente successivi.

Se pensiamo che in Italia il 35% delle gravidanze si conclude con parto cesareo, possiamo immaginare che molte donne si trovino a dover affrontare un cesareo d’urgenza senza la dovuta preparazione e questo può riempirle di ansia e preoccupazioni.

Il parto cesareo programmato o d’urgenza

Come ha affermato il Professor Franco Odicino, Direttore del Dipartimento Ostetrico-Ginecologico degli Ospedali Civili di Brescia,

“Il parto cesareo è un intervento chirurgico importante che come tale può essere associato a dei rischi che devono essere attentamente considerati in fase decisionale. Se è vero che gli interventi non necessari devono essere evitati, è altrettanto vero che è fondamentale assicurare l’accesso a questa procedura, potenzialmente salvavita, a quelle donne che presentano condizioni mediche particolari”.

Il parto cesareo che può essere programmato o d’urgenza è un’operazione chirurgica a tutti gli effetti che ha una durata media di circa 30-45 minuti e viene effettuato in genere in anestesia spinale. I tempi di ripresa dell’autonomia vanno dai 7 ai 15 giorni.

  • Il parto cesareo d’urgenza è praticato in tutti i casi in cui si presentino condizioni che possono provocare sofferenza fetale nel momento del travaglio.
  • Il parto cesareo programmato viene effettuato in alcune situazioni:
  1. Presentazione podalica del nascituro
  2. Herpes attivo in area genitale nel III trimestre
  3. Placenta pervia
  4. Pregressa rottura dell’utero
  5. Gravidanza gemellare monocoriale monozigota.

10 Miti da sfatare sul parto cesareo

I dubbi e i falsi miti relativi sul parto cesareo, come anticipato, sono ancora tantissimi; ecco le risposte ai più comuni da parte delle due relatrici dell’incontro, la Prof.ssa Miriam Guana, Associato di Scienze Infermieristiche Ostetrico-Ginecologiche dell’Università degli Studi di Brescia e la Dott.ssa Nadia Rovelli, Presidente dell’Ordine della Professione Ostetrica Interprovinciale.

  1. Il parto cesareo è NON è meno doloroso del parto vaginale. Finito l’effetto dell’anestesia, si può incorrere nel dolore post operatorio.
  2. Il parto cesareo NON è più sicuro del parto vaginale. Il parto cesareo, in determinati casi, è necessario per salvaguardare la salute di mamma e bambino; ma essendo un intervento si può incorrere in alcune complicanze operatorie che possono rendere più lenta la ripresa.
  3. Il parto cesareo NON è sempre la soluzione migliore per il bambino. Il parto cesareo è più sicuro solo nei casi in cui ci siano rischi prenatali o durante il travaglio, altrimenti è preferibile il parto naturale.
  4. Il parto cesareo NON impedisce successivi parti per via vaginale. Infatti è possibile partorire naturalmente per via vaginale, anche se si è stati precedentemente sottoposti a taglio cesareo.
  5. Il taglio cesareo NON lascia una grossa cicatrice visibile. La cicatrice, sebbene possa sembrare grande subito dopo l’intervento, si ridurrà sino a diventare poco visibile.
  6. Il parto cesareo NON costringe a letto per almeno 24 ore. La donna, al contrario, è invitata ad alzarsi, di norma, entro 12 ore dalla fine dell’intervento chirurgico. È bene, comunque, evitare sforzi eccessivi che coinvolgano i muscoli addominali o che accentuino la percezione del dolore.
  7. Il parto cesareo NON rende “meno mamme. L’esperienza del parto non è meno meravigliosa anche se avviene attraverso il cesareo.
  8. Il parto cesareo è NON costituisce un impedimento per allattare l’allattamento al seno. Allattare al seno dopo un parto cesareo è anzi fortemente consigliato sia per i benefici emotivi e di attivazione del primo legame mamma-neonato, sia per recuperare il contatto con i batteri materni buoni che avviene durante il parto naturale. Nell’immediata fase post parto, è importante l’assistenza dell’ostetrica per facilitare il contatto madre-neonato e ridurre al minimo gli eventuali disagi post intervento.
  9. Il parto cesareo NON si può fare al massimo 2 volte. Non è necessariamente vero, anche se le operazioni successive potrebbero essere più complicate e durare più a lungo per via delle cicatrici.
  10. Il parto cesareo NON protegge dai problemi del pavimento pelvico. Dopo il cesareo, i problemi di incontinenza urinaria sono di norma inferiori rispetto al parto vaginale, ma non del tutto assenti. Questi, infatti, sono legati non soltanto al parto, ma anche alla gravidanza e al travaglio.

Complicanze post parto cesareo

Una delle complicanze più temute dalle future mamme, confermata anche da una ricerca condotta da IPSOS. è la possibilità di contrarre un’infezione.

In realtà, oggi si riescono a prevenire ed evitare circa il 30% delle infezioni chirurgiche.

L’importante, come afferma la Dott.ssa Nadia Rovelli, è rispettare alcuni accorgimenti per favorire una corretta cicatrizzazione della ferita, prevenire possibili infezioni e minimizzare il segno della cicatrice, mantenendo pulita ed asciutta la ferita e proteggendola da traumi.

 

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