La mappa delle farfalle fatta dalla gente comune

farfalle

Oltre 300.000 segnalazioni di farfalle sono state raccolte per mettere a punto la loro mappatura.

Uno studio coordinato dall’Università di Firenze, che si è avvalso del contributo di cittadini comuni e appassionati, per avvistare, fotografare e segnalare le farfalle per metterne a punto “l’anagrafe” italiana.

Purtroppo infatti questi bellissimi insetti sono in estinzione e questa mappa ha permesso di rilevare oltre 269 specie di farfalle, e oltre 20.000 sequenze di Dna, diffuse in tutte le regioni italiane. 

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Molecular Ecology.

farfalle

Una preziosa biodiversità

Una testimonianza di biodiversità che si è avvalsa del ruolo significativo delle piattaforme di citizen science nelle quali i cittadini appassionati di farfalle hanno condiviso immagini e informazioni sui loro avvistamenti.

Le strategie per proteggere le farfalle si basano infatti sulla conoscenza dell’esatta distribuzione di queste specie e del pericolo di estinzione a cui ciascuna farfalla è sottoposta nelle differenti regioni e territori entando di capire la loro distribuzione in tutto il territorio italiano (senza considerare la Sardegna che, data la lontananza dal continente, con le sue specie fa parte di un contesto differente).

I risultati dello studio – realizzato assieme ai ricercatori dell’Università di Torino, dell’Istituto di Biologia evolutiva di Barcellona, dell’Istituto botanico di Barcellona, dell’University College di Londra e dell’Università di Oulu in Finlandia – sono destinati a cambiare completamente le strategie e le priorità di conservazione delle farfalle italiane.

farfalle

La casa delle farfalle

Poesia di Angiolo Silvio Novaro

Settembre andava per la valle

tirandosi dietro gli ori suoi

lento come al giogo i buoi,

e noi abitavamo felici

la casa che tu dici

delle farfalle.

Le farfalle errano senza fine

leggiadre candide cenerine

gialle cerulee verdine:

vestite di seta e mussoline,

così fragili, così fine.

Trepidavano in fola ai vetri,

sfioravano tende e pareti:

di semplici e cheti

giri di danza

empievano l’estatica stanza:

finchè sazie del moto perenne

si posavano ed erano gemme.

Erano la più vaga cosa

del mondo: la gioia che non osa

traboccare nel canto,

l’aiuto del verso,

l’immagine della mia musa,

la freschezza del nostro cuore,

l’elogio del nostro amore

sempre uguale e diverso,

e ti piacevano tanto!

 Se cercate le più belle Poesie sugli Animali, cliccate qui!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?