Tartarughe marine dove vivono in Italia

tartarughe marine

Le tartarughe marine sono i rettili più antichi che abitano sulla Terra, da ben oltre 225 milioni di anni.

Le specie di tartarughe marine segnalate nel Mar Mediterraneo sono sei.

La tartaruga comune, Caretta caretta, è la più abbondante e la meglio distribuita. Fra le altre specie la grande tartaruga liuto, Dermochelys coriacea, risulta occasionale e la tartaruga verde, Chelonia mydas è limitata alle sole aree orientali.

tartarughe marine

Dove vivono

Tartarughe marine: alcune curiosità

Questi animali trascorrono tutta la vita nel mare tendenzialmente vivendo da soli.

Si riuniscono solo ai fini dell’accoppiamento.

Ogni due o tre anni, le femmine si recano sulla terraferma per deporre le uova.

La meta è sempre la medesima: la spiaggia sulla quale ogni tartaruga è nata.

Qui, in una buca nella sabbia, depongono dalle 50 alle 200 uova a seconda della specie, spesso fino a tre volte per singola nidificazione.

Se nessun uomo o animale saccheggia il nido, dopo circa due mesi i cuccioli rompono il guscio e cominciano il faticoso tragitto verso l’acqua, durante il quale sono facili prede per uccelli e granchi affamati.

Una volta raggiunto il mare, queste piccole nuotatrici sono alla mercé dei pesci predatori.

Così, in media, soltanto un uovo su 1000 diventa un esemplare adulto.

Questo scenario – con migliaia di nuovi nati – è tuttavia sempre più raro.

In molte delle spiagge in cui un tempo le femmine arrivavano a centinaia per deporre le uova, si vede oggi solo un numero molto ridotto di tartarughe.

Negli scorsi giorni si è assistito ad una schiusa record (64 uova) sulla spiaggia della Scala dei Turchi in Sicilia.

Cosa fare se si trova una tartaruga marina?

Nel caso di ritrovamento di una tartaruga marina è opportuno chiamare immediatamente la Capitaneria di Porto e le associazioni autorizzate. L’animale o gli animali non vanno disturbati o toccati.

Il numero unico a cui farlo è il 1530. 

Qui confluiscono tutte le chiamate che vengono poi suddivise alle centrali regionali che provvedono poi a trasferirle all’ente preposto alla gestione della specifica emergenza in mare, che la inoltrerà alla centrale operativa dell’Autorità marittima del territorio.

La tartaruga

Filastrocca di Trilussa

Mentre una notte se n’annava a spasso,
la vecchia tartaruga fece er passo più lungo
de la gamba e cascò giù
cò la casa vortata sottoinsù.

Un rospo je strillò: “Scema che sei!
Queste sò scappatelle che costeno la pelle…
– lo so rispose lei – ma prima de morì,
vedo le stelle.


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