Filastrocche contro guerra da leggere ai bambini

Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra
(Gianni Rodari)

Come si può parlare della guerra ai bambini?

Questa la domanda che si stanno facendo tanti genitori in questi giorni in cui siamo sommersi dalle immagini terribili del conflitto fra Russia e Ucraina. Abbiamo pensato di affrontare questo tema con l’aiuto delle filastrocche, che arrivano dritti al cuore, più di tanti discorsi.

Ecco 5 bellissime poesie, che possono essere uno spunto per affrontare il difficile tema della guerra con i più piccoli:

LA GUERRA di Giuseppe Bordi

Quante ragioni per fare le guerra
inventano gli uomini di tutta la terra:
un oro nero, un Dio, una vendetta,
la torta intera o solo una fetta.

A questi uomini in cerca di gloria
io direi sempre la stessa storia.
Non c’è torta per quanto ambita
che valga più di una singola vita.

Leggi anche le altre poesie di Giuseppe Bordi

PROMEMORIA di Gianni Rodari

Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.
Ci sono cose da far di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra.

LA GUERRA CHE VERRÀ di Bertolt Brecht

La guerra che verrà
Non è la prima.
Prima ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente faceva la fame.
Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente.

LE ARMI CHE PIACCIONO A ME di Gianni Rodari

Eccole qua
le armi che piacciono a me:

la pistola che fa solo pum
(o bang, se ha letto qualche fumetto)
ma buchi non ne fa…

il cannoncino che spara
senza far tremare
nemmeno il tavolino…

il fuciletto ad aria
che talvolta per sbaglio
colpisce il bersaglio,
ma non farebbe male
né a una mosca né a un caporale…

Armi dell’allegria!
le altre, per piacere,
ma buttatele tutte via!

C’È LA GUERRA di Giancarlo

C’è la guerra.
Missili e bombe scoppiano.
Nella polvere e nel fuoco qualcuno muore.
La guerra è un serpente che si mangia la voce dei bambini..
C’è bisogno di un bellissimo sogno.
Un uccello giallo becca nel ventre il serpente,
lascia scappare la voce dei bambini. e canta con loro.

Continua a leggere la filastrocca 

 

 

 

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