Chi era San Silvestro?

San Silvestro

La Vigilia di Capodanno è detta comunemente la notte di San Silvestro.

Perché si chiama proprio in questo modo?

Conosciamo meglio San Silvestro

Silvestro è un giovane romano nato nella seconda metà del terzo secolo in una famiglia di cristiani.

Durante la sua infanzia e giovinezza i cristiani vengono perseguitati dai Romani. Successivamente, con il famoso Editto di Milano del 313, l’imperatore Costantino decreta la libertà di religione e la restituzione dei beni confiscati ai cristiani.

Da evangelista a Papa

L’anno dopo, il 31 gennaio 314, Silvestro, amato dal popolo, dai cristiani come dai pagani, per la sua bontà, il bell’aspetto angelico, il saper parlare di Gesù e di Dio, viene nominato papa.

Papa Silvestro è il trentatreesimo pontefice di Roma.

Il suo lungo pontificato, guidato con grande saggezza, dura ventun anni. Durante questo periodo, grazie a Costantino, primo imperatore romano cattolico (futuro santo), e a papa Silvestro I, la città di Roma da pagana diventa la capitale del Cristianesimo. I cristiani sono finalmente liberi di pregare e di professare la loro religione e non sono più costretti a riunirsi di nascosto, nei sotterranei.

Un santo dalle tante leggende

La più famosa storia che riguarda San Silvestro lo vede combattere e sconfiggere un malefico drago che abitava sottoterra.

Si racconta che il Papa abbia sceso 365 gradini – tanti quanti sono i giorni dell’anno – per raggiungere il drago e legargli la bocca con un filo, rendendolo, così, inoffensivo.

Silvestro muore proprio il 31 dicembre del 335.

Ecco perché viene festeggiato in questo giorno, l’ultimo dell’anno. Le sue reliquie oggi si trovano a Roma, nella Chiesa di San Silvestro in Capite e a Nonantola (Modena) nell’Abbazia di Sant’Anselmo. San Silvestro I è patrono di muratori e tagliapietre.

Capodanno una festa recente

Nel medioevo comunque il 1 Gennaio veniva riconosciuto come il giorno della Circoncisione di Gesù Cristo.

Mentre fino al 1700, le città festeggiavano il Capodanno quando più gli era consono, per motivi interni di politica e cancelleria.

A Venezia per esempio si festeggiava il 1 marzo, a Firenze il 25, a Parigi si cominciava a contare l’anno dalla Pasqua.

La notte di San Silvestro

Filastrocca di Rosanna Ombres

La notte di San Silvestro
non si va a letto presto:
chi va a brindare
chi va al veglione
chi resta a casa giocare
a scopone.

Noi tra poco andremo a letto
(sono le nove e non mezzanotte).
Nel nostro bicchiere
non c’è lo sciampagna
che agli adulti
piace bere
ma lo sciampagnino
che si dà ai bambini
e sa di ciclamino
e fa venire il singulto.

Però abbiam mangiato
lenticchie e maiale:
porta salute,
oro e monete!

Poi siamo andati
giù in cortile
a vedere i signori
che andavano fuori.

C’eran signore
vestite da sera
e c’eran ragazze
in gonna a svolazzi
e bolerino,
c’erano conti
con il mantello
e i guanti bianchi
e i cavalieri
vestiti di nero.
C’eran carrozze
e servitori:
come pupazzi
aprivan sportelli
facendo l’inchino.

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