Festeggiamo la Giornata Mondiale delle Api
Per fare un prato ci vuole un trifoglio e un’ape, Un trifoglio, e un’ape, E un sogno, se le api sono poche, Il sogno basterà
Emily Dickinson
Il 20 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Api e degli altri insetti impollinatori come vespe, farfalle, falene e coleotteri. Questa data è stata scelta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite perché coincide con la nascita di Anton Janša (1734-1773), pioniere delle tecniche di apicoltura moderne nel suo paese natale, la Slovenia.
Da questi insetti dipende un servizio fondamentale per la nostra sopravvivenza: l’impollinazione. Attraverso questa attività quotidiana dipende la vita dell’80% circa delle piante produttrici di cibo e di prodotti per il consumo umano e di quasi il 90% delle piante selvatiche con fiore. La loro sopravvivenza è strettamente collegata all’ambiente.
Senza di questi animaletti – 20.000 specie – il mondo sarebbe diverso, ma il 40% di questi insetti sono a rischio di estinzione, in particolare api selvatiche e farfalle e per questo vanno protetti e tutelati per garantire loro benessere.
Raccontiamo le api ai bambini
È importante far conoscere le api – lavoratrici infaticabili – ai bambini per affrontare temi fondamentali come la tutela dell’ambiente e della biodiversità; permettere loro di conoscerle è un ottimo punto di partenza per un’educazione sostenibile.
Conosciamo le api
Ci sono tanti modi per far conoscere ai più piccoli le api, animali intelligenti, complessi e sorprendenti. Uno dei modi più semplici e alla portata di tutti è la lettura di un libro, che sia un albo illustrato, una storia, una filastrocca o una piccola enciclopedia. Qui potrete trovare una raccolta di testi che Filastrocche.it ha dedicato a questi piccoli animaletti. Un altro può essere un’esperienza dal vivo con una visita in una fattoria didattica per far vedere ai bambini come funziona un alveare da vicino, conoscere un apicoltore e vivere un’esperienza concreta a contatto con questi insetti. Adottare un alveare può essere una proposta alternativa: a distanza si potrà monitorare per un anno tutte le fasi di vita dell’alveare.
Come riconoscere un’ape da una vespa
L’ape misura tra gli 11 e i 13 mm, ha un corpo tozzo, un collare peloso e l’addome a strisce nere e marrone scuro o giallo. La vespa ha un corpo e le ali più allungate, non è pelosa, il ventre è a strisce nere e giallo-acceso e a livello dell’addome presenta un classico restringimento.
Cosa fare se si è punti da un’ape
Occorre estrarre subito il pungiglione, poi è utile applicare del ghiaccio per dare sollievo al gonfiore, all’arrossamento e al prurito.
Quante domande!
Come riconosco un’ape da una vespa? Sono pericolose? Pungono? Se ne incontro una come mi devo comportare?
Il mondo misterioso delle api
Il mondo delle api è affascinante e complesso, pieno di misteri che lasceranno a bocca aperta grandi e piccoli. Raccontare notizie e curiosità sulle api può essere una buona strategia per interessarli e stimolare il loro interesse. Ne abbiamo raccolte alcune, che potrete proporre ai vostri bambini.
Lo sapevate che…
- l’ape regina è la mamma di tutte le api dell’alveare
- in un alveare possono vivere anche più di 60.000 esemplari
- le api di uno sciame si distinguono in ape regina, 1 sola per alveare, fuchi (i maschi), operaie, dove ogni animale ha un compito da svolgere
- l’ape operaia non nasce con un compito ben preciso, ma, in base alla sua età e alle esigenze dell’alveare, ricopre diversi incarichi: ancella, bottinatrice, guardiana, nutrice, ceraiola, immagazzinatrice, ventilatrice
- il pungiglione serve all’ape come arma di difesa, è leggermente curvo e seghettato nelle operaie, liscio e diritto nella regina
- l’ape punge solo se spaventata o minacciata, soprattutto se vicino all’alveare, dove ci sono più probabilità di essere presi di mira dalle api guardiane, incaricate della difesa della colonia
- solo le api femmine pungono, i maschi non hanno il pungiglione
- quando punge l’ape muore, per questo punge 1 sola volta, a differenza della vespa che può farlo più volte: questo accade perché il pungiglione è collegato all’apparato digerente ed è formato da piccoli uncini che si ancorano alla pelle di chi viene punto
- le api hanno 5 occhi – 2 composti e 3 semplici, detti ocelli che si trovano sulla parte superiore del capo
- le api vedono solo 4 colori: giallo (arancio, verde giallastro) verde bluastro, blu e ultravioletto
- le api sono l’unica specie animale in grado di produrre un alimento commestibile per l’uomo: il miele
- per produrre 1 kg di miele le api devono volare per circa 144.000 km, pari a tre giri e mezzo del mondo
- le api sono animali intelligenti, con un cervello molto sviluppato che permette loro di avere un’organizzazione perfetta nell’alveare, di costruire le celle esagonali in modo esemplare, degne di un architetto, di riconoscere forme e colori
- le api comunicano con la danza, con movimenti circolari (danza a otto), utile per scambiarsi informazioni preziose, come ad esempio un luogo da raggiungere – una fonte di nettare -, quanto dista e in che direzione si trova
- le api si orientano con il sole, utilizzato come una bussola
- le api non dormono mai (o quasi), si riposano per brevi periodi di tempo (anche 30 secondi) senza addormentarsi del tutto
- l’ape regina si accoppia una sola volta in tutta la vita
Leggiamo ora insieme la poesia Api d’oro che Federico Garcia Lorca ha dedicato a questi fantastici e preziosi animali: