Questa settimana vi proponiamo la lettura di una fiaba bulgara, dedicata alle bambine che amano le principesse: La principessa che non voleva sposarsi.

Un po’ di storia

Vi si narra la vicenda della giovane ed esigente principessa Macienka che, appunto, non trova il principe azzurro a lei confacente, finché un pesce verde, grazie alla magia di una mela d’oro, si trasforma all’improvviso in un cavaliere vestito di nero dal cappello verde a forma di pesce…

Una favola, tanti significati

Le trasformazioni nelle fiabe sono all’ordine del giorno. Di solito ci si ricorda della principessa che bacia il rospo, trasformandolo in principe, di cui si trovano diverse favole con tante varianti, tra cui la più famosa è dei fratelli Grimm.

In un’altra fiaba dei fratelli Grimm compare una magia legata all’oro: ne L’allodola che canta e saltella, però, si tratta di pulcini d’oro.

E anche lì il protagonista, tramutato in leone, svelerà in seguito la sua identità. Anche in questo caso sarà la sposa a salvarlo dall’incantesimo.

Qualche aneddoto

La letteratura bulgara è influenzata dalla sua posizione geografica di confine tra Europa e Asia: la Bulgaria, fondata nel 681, è uno degli stati più antichi (e oggi anche più poveri) del continente europeo.

Fa parte dell’Ue, ma la sua popolazione è costituita per circa l’85% da cristiano-ortodossi e per il 13% da musulmani. Circa il 10% della popolazione è di origine turca, mentre il 3% è costituito da Rom.

Perfino nella cucina, i piatti tipici della Bulgaria sono un miscuglio di sapori dell’Est e dell’Ovest.

Cosa c’è da imparare

Fedele alla sua ispirazione multiculturale, la fiaba dimostra che ci si può aspettare qualcosa di bello anche da chi non viene considerato importante.

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