Adozione a distanza con la Fondazione Francesca Rava

Con l’equivalente di un caffè al giorno regaliamo amore e un presente migliore a un bimbo in difficoltà

Nei momenti di incertezza e difficoltà come quelli che stiamo attraversando in questi giorni, abbiamo davanti due strade: rinchiuderci in noi stessi e pensare in piccolo solo al nostro benessere, oppure aprire il nostro cuore al mondo, sentirci parte di un tutto e decidere di fare un gesto che può cambiare la vita a chi è meno fortunato di noi.

La Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus da 20 anni aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo, tramite sostegno a distanza, progetti, attività di sensibilizzazione sui diritti dei bambini, volontariato. Rappresenta in Italia N.P.H. – Nuestros Pequeños Hermanos (I nostri piccoli fratelli), organizzazione umanitaria internazionale, che dal 1954 salva i bambini orfani e abbandonati nelle sue Case ed ospedali in 9 paesi dell’America Latina, (Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador, Perù, Bolivia, Repubblica Dominicana, Haiti) con il motto “un bambino per volta, dalla strada alla laurea”.

Mai come ora ha bisogno dell’aiuto di tutti noi per portare avanti le sue bellissime iniziative rivolte ai bambini in difficoltà.

Il Covid-19 ha colpito anche Haiti e i paesi dell’America Latina in cui NPH opera, paesi dove anche lavarsi le mani può diventare un’impresa per via della scarsità d’acqua, e dove i presidi di protezione sono molto più scarsi che nel resto del mondo.

La Fondazione Francesca Rava, dopo un primo tempestivo intervento in Italia per supportare nell’emergenza sanitaria 23 ospedali e portare aiuto concreto a 22.000 persone in difficoltà, continua a lavorare per offrire sostegno a tutti i bambini, i ragazzi e allo staff delle case NPH in America Latina. Nelle Case sono state prese tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie alla tutela della salute, cercando contemporaneamente di aiutare anche le famiglie delle comunità esterne che si trovano più in difficoltà.

ADOZIONE A DISTANZA – Come funziona?

Con la Fondazione Francesca Rava è possibile sostenere a distanza un bambino orfano, abbandonato e bisognoso, accolto nelle Case NPH o nelle Scuole di strada St. Luc in Haiti, permettendogli di ricevere acqua, cibo, istruzione, cure mediche e, cosa altrettanto importante, di sentire l’amore di una famiglia, intenzionata a creare con lui un legame che sarà determinante per il futuro.

Con solo 26 euro al mese (meno di un caffè al giorno!) è possibile garantire a un bimbo un supporto immediato e la possibilità di sviluppare i suoi talenti per una vita migliore. Nelle Case NPH, infatti, l‘istruzione è una priorità, è uno degli strumenti più importanti da offrire ai bambini per rompere il cerchio della povertà che li circonda, aiutandoli a diventare degli adulti indipendenti.

Diventando padrino e/o madrina si può scrivere al proprio figlioccio e, se lo desidera, lo si può anche incontrare e conoscere, toccando con mano la realtà in cui vive, partecipando a uno dei campus solidali nelle Case NPH, non appena sarà possibile viaggiare di nuovo (campus.nph-italia.org).

Se leggiamo le testimonianze di chi ha vissuto questa esperienza, capiamo che questa è davvero una grande avventura, capace di cambiare per sempre la vita non solo ai piccoli, ma anche ai padrini e madrine:

“Essere madrina è un ruolo che non ha prezzo… rivedere il mio figlioccio adottato a distanza ha ravvivato in me lo spirito vivo che solo un bimbo è in grado di trasmetterti. Mi ha tolto il respiro vederlo cresciuto e più responsabile ma soprattutto mi ha reso fiera sapere che anch’io sono parte della sua crescita e della sua serenità”. Elena, 22 anni

Per saperne di più scrivete a:

padrini@nph-italia.org, adozioneadistanza.fondazionefrancescarava.org

Progetti della Fondazione Rava in Italia e all’estero

La Fondazione Francesca Francesca Rava ha messo in piedi realizzato e sostiene diversi progetti per aiutare i piccoli in difficoltà ai quali possiamo scegliere di dare un contributo:

  • Rappresenta in Italia N.P.H. – Nuestros Pequeños Hermanos (I nostri piccoli fratelli);
  • Rappresenta anche la Fondazione Saint Luc di Haiti, che riunisce molti dei ragazzi cresciuti nella Casa NPH sull’isola, rimasti ad aiutare la propria gente, operando al fianco del direttore di NPH Haiti Padre Rick Frechette.
  • In Italia aiuta i bambini che vivono una condizione di povertà sanitaria con “In farmacia per i bambini”; lotta contro l’abbandono neonatale insieme al Network KPMG in Italia con il progetto nazionale ”ninna ho”; sostiene su tutto il territorio nazionale case famiglia e comunità mamma bambino con progetti sanitari ed educativi; ha ricostruito 8 scuole nel Centro Italia colpito dal terremoto del 2016; a Genova ha realizzato un ambulatorio materno infantile gratuito nel quartiere popolare di via Pré ed è promotore del progetto “La Barchetta rossa e la zebra”, che intende contrastare la povertà educativa minorile e favorire la relazione tra figli e genitori detenuti.

Nell’emergenza Covid-19, la Fondazione ha prontamente risposto, in coordinamento con le Istituzioni, alle richieste di aiuto degli ospedali in diverse città d’Italia, intervenendo in 7 Regioni e supportando 23 ospedali di 17 città con invio di volontari sanitari specializzati a supporto dello staff delle strutture ospedaliere, reperendo e consegnando importanti attrezzature per la Terapia Intensiva e presidi DPI.

Grazie alla preziosa collaborazione di oltre 100 volontari della Fondazione, sono state distribuite mascherine, gel disinfettanti, beni di prima necessità a 22.000 persone, ovvero migliaia di Case Famiglia e Comunità per minori, famiglie in difficoltà, Empori solidali, anziani soli con il Progetto di prossimità territoriale Sos Spesa.

La Fondazione sta supportando per l’emergenza anche le Case N.P.H. e gli ospedali in Haiti.

Inoltre la Fondazione è impegnata in prima linea nel Progetto Maternità Covid-19, che ha permesso di allestire nei Reparti di Maternità di alcuni ospedali percorsi ad hoc per le mamme affette da Coronavirus, affinchè possano affrontare il parto in totale sicurezza per se stesse e per i loro bambini e vivere serenamente il giorno più bello. Il Progetto, attivo su scala nazionale, coinvolge la Clinica Mangiagalli, l’Ospedale Luigi Sacco di Milano, la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, l’Ospedale Sant’Anna di Torino, l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e l’Ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento.

Le Case NPH: amore e istruzione prima di tutto

Dal 1954 migliaia di bambini hanno chiamato “Casa” le strutture NPH. I bambini infatti crescono nelle Case NPH come figli di una grande famiglia, perché qui ciascuno di loro riceve amore e attenzione individuale. Ogni bimbo ha le sue caratteristiche, il suo carattere e i suoi talenti, e viene supportato perché possa diventare un adulto autonomo, in grado prendersi cura di se stesso, della sua famiglia, di essere protagonista della rinascita della sua comunità.

Sebbene ciascuna delle Case sia unica e speciale, hanno molte cose in comune. Tutte offrono allo stesso modo amore e sicurezza, danno importanza all’istruzione e insegnano i valori della condivisione, del lavoro e della responsabilità.

Alcuni pequeños (bambini e ragazzi accolti nelle Case) sono molto bravi negli studi e fanno ogni sforzo per guadagnarsi una borsa di studio per proseguire all’Università. Altri ricevono un’istruzione professionale in campi quali, per esempio, la falegnameria, la ceramica, la cosmetica, il turismo, l’informatica e l’elettronica. Molti di loro oggi sono laureati e sono presenti in tutti i livelli sociali e professionali; tanti hanno deciso di rimanere e di prestare la loro opera a favore di N.P.H.

NPH opera, inoltre, in aiuto alle comunità locali, consentendo a migliaia di bambini di frequentare le scuole all’interno delle strutture NPH e poter contare su un pasto caldo ogni giorno. E supporta le stesse comunità con programmi esterni (ambulatori medici, mense per i bambini, aiuto nei compiti).

L’impegno della Fondazione Francesca Rava in Haiti

La Fondazione Francesca Rava è particolarmente impegnata in Haiti, dove ogni ora due bambini sotto i 5 anni muoiono per malnutrizione e malattie curabili, 1 bambino su 4 non va a scuola.

La Fondazione in questo paese ha realizzato e sostiene numerosi progetti, tra i quali:

  • l’ospedale NPH Saint Damien, realizzato su progetto tecnico italiano, unico pediatrico del paese, ogni anno assiste 80.000 bambini;
  • le Scuole di strada St. Luc, che ogni giorno accolgono 16.000 bambini degli slums di Port au Prince, assicurando loro programmi scolastici ed educativi, un pasto caldo, una divisa pulita, libri, matite e quaderni;
  • le Case NPH, che accolgono 600 bambini orfani o abbandonati, molti dei quali arrivati dopo il terremoto del 2010.

Il Valore del CONTRIBUTO che si MOLTIPLICA grazie all’economia circolare delle Case NPH

Le Case NPH della Fondazione Rava sono regolate da meccanismi di autosostenibilità e autoproduzione per cui il nostro contributo permette di acquistare il cibo per il bambino all’interno della Casa, sostenendo contemporaneamente lo stipendio dei contadini che lavorano nella fattoria e nella serra e aiutando così le loro famiglie.

Anche le divise scolastiche e le scarpe vengono prodotte nei laboratori professionali dove i ragazzi più grandi imparano un mestiere, e quindi l’adozione sostiene anche la formazione.

Sono presenti coltivazioni di frutta e verdura e fattorie

con allevamento di animali, laboratori professionali allo scopo di garantire il più possibile l’autosufficienza della Casa, la qualità dei prodotti e bassi costi di approvvigionamento.

Il Lockdown nelle Case NPH

Il lockdown se non ha interrotto affatto la comunicazione tra l’organizzazione e i bambini e i Direttori delle Case, che si collegavano regolarmente tramite Zoom e Facebook, ha reso però più difficili i trasporti, determinando un aumento dei prezzi e una maggior difficoltà nel ricevere aiuti e donazioni in natura da parte di Aziende amiche. Con la crisi economica in corso comincia a farsi sentire la scarsità di cibo o beni di prima necessità, come le mascherine, i gel disinfettanti, i guanti monouso, i camici e calzari per le cliniche mediche delle Case.

Tutti noi possiamo contribuire aiutando la Fondazione Rava con l’adozione a distanza o sostenendo l’acquisto di cibo e presidi di protezione. Pensiamoci!

 

 

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