Amico cane da duemila anni
Amico cane. Sì, perché questo animale era domestico già duemila anni fa.
La straordinaria scoperta è stata fatta da un team di archeologi dell’Università di Granada.
Nel sud della Spagna è stato trovato infatti un cagnolino sepolto in un cimitero romano.
Il cranio era molto piccolo, mentre le cavità orbitali erano molto grandi, come i moderni pechinesi.
Doveva essere alto circa 22 centimetri. Dalle analisi risulta che l’esemplare fosse cresciuto lontano dall’Atlantico, forse in Italia o nel Mediterraneo orientale.
Amico cane durante l’Impero romano
I primi cani domestici erano più simili ai lupi e potrebbero essere stati utilizzati come aiuto durante la caccia.
Ma con l’Impero romano le cose cambiarono e divenne comune allevare cani di ogni forma, razza e dimensione, compresi piccoli esemplari simili ai moderni Pomerania.
Plinio il Vecchio ad esempio scrisse che:
“… questi cani avevano effetti positivi e venivano usati anche per aiutare le donne ad alleviare i dolori mestruali”.
Un cane per amico
Se un cane è da salotto,
un altro è poliziotto;
per un cane cacciatore,
uno è soccorritore
e uno da pastore.
C’è il cane guardiano
come il lupo e l’alano;
c’è il cane da pagliaio
e quello tartufaio.
Ma qual’è il cane che sta peggio?
Certo, non il cane da passeggio,
che, anzi, fortunato,
a spasso con la padroncina,
porta una mantellina,
di cotone o di lana
marrone, beige oppure avana,
ocra, bruno o terra Siena,
per tener calda la schiena
e perché un cagnolino col mantello
fra tutti è il più fine e il più bello.
Cane pazzo
Dietro a quel palazzo
c’é un povero cane pazzo.
Date un pezzo di pane
a quel povero pazzo cane.
Dietro a quel palazzo
c’é un povero cane pazzo.
Date un pezzo di pane
a quel povero pazzo cane.
Dietro a quel palazzo
c’è un povero cane pazzo.
Date un pezzo di pane
a quel povero pazzo cane.