Appelli aperti anno 2000

In questa pagina si raccolgono tutti gli “appelli” di chi ha scritto alla Redazione nell’anno 2000 chiedendo notizie di vecchie filastrocche, conte o canzoni e che Filastrocche.it non ha saputo aiutare.

Se qualche utente ha una memoria migliore della nostra e conosce i testi richiesti, si faccia avanti e ci aiuti a tramandare ai nostri cuccioli queste vecchie canzoni o filastrocche che ormai fanno parte della nostra tradizione.

 

Pino ci scrive e chiede aiuto per ritrovare il testo di una filastrocca natalizia che lui aveva trovato su una pubblicazione del Santuario della Madonna del Divino Amore vicino Roma.

Ecco tutto ciò che ricorda:

“N’pizzo ar tetto…N’ fonno ar quadretto…”.

 

29 novembre 2000

Gabriele ci chiede aiuto per ricostruire il testo di una vecchia filastrocca. Ecco cosa lui ricorda:

“Io so tutto!” era un bambino negligente e birichino.

Se una cosa non sapeva “Io so tutto!” rispondeva:

“Io so i numeri a memoria, le vocali…so la storia!”

ma quel bimbo negligente non sapeva proprio niente!

Senza legna una mattina si trovò la sua mammina

Disse: “Al bosco devo andare

se voglio fare da mangiare”

“Vado io mammina bella,

te ne porto una corbella

Vado io disse allora

vado e vengo in men di un’ora

il sentiero lo conosco

prese il gerlo e andò nel bosco

su raccogli quei rametti

in cascina poi li metti

quando mamma te li chiede

ma nel bosco nero nero

non trovava più il sentiero

…”

 

20 novembre 2000
Leonardo chiede aiuto per ritrovare il testo di una filastrocca o storiella che sua nonna gli raccontava spesso. Lui si ricorda solo il titolo: “L’Annetta”.

 

18 novembre 2000
Monica ha bisogno di trovare una filastrocca sul Natale, in dialetto possibilmente bolognese. Serve al suo cucciolo per la recita scolastica…Chi ci dà una mano?

 

15 novembre 2000
Fabio ci chiede aiuto per ricostruire il testo di una filastrocca che gli recitava sempre il suo babbo. Ecco il testo che si ricorda:

“…che gelo. Par di piombo tutto il cielo.

Ecco i mici in pigiamino, presto presto a lettino!

……

Dalla gioia resi pazzi i due mici fan pupazzi,

salti, corse, capriole nella notte come al sole

non c’è tempo di pensare che bisogna rincasare

troppo grande è il lor diletto, meglio qui che là nel letto!

Quando albeggia su nel cielo, tremebondi dal gran gelo

per potere rincasare i due debbono bussare, ma la neve

li ha cambiati, bianchi sembran diventati!

“Voi non siete i miei micini” dice mamma ai due gattini

e poi chiude e s’allontana, ogni supplica par vana!

“Ih,ih,ih che guaio grosso, io resistere non posso!

Mamma apri per favore, prenderemo un raffreddore”.

All’udire quel lamento, mamma è presa da sgomento.

Va a guardare nei lettini e non trova i due micini

…….”

 

7 novembre 2000
Rossella mi chiede aiuto per ricostruire il testo completo di una poesia che iniziava così:

“Sette del mattino svegliati bambino

fai la colazione ripassa la lezione”

 

17 settembre 2000
Nonna M@ mi scrive chiedendo aiuto per ritrovare la fine di una filastrocca. Ecco il testo che lei si ricorda:

“Visse nell’antica città di Costantino un turco,

che sin dalla culla altro mai non fe’

che il placido mestiere

di mangiare, bere e non far nulla.

Ma morto il di lui padre,

fu finita si comoda vita,

e bisognò trovare il mezzo per campare.

Egli, con il denaro assai scarso

Ritrovato nella casa paterna,

decise di divenir mercante,

e tutto il suo contante,

in vetri impiegò.

Questi in un ampio panier pose

E davanti a lor s’assise,

e mentre ognor comprator attendea,

questi bei sogni dentro di se volgea.

Io questi vetri,venderò

Il doppio di quel che mi costaron

E così il mio capital raddoppierò.

Così facendo, comprando e vendendo

Potrò in breve tempo, non fallace

Crescer il mio capital quanto mi piace.”

Chi ci può aiutare? 14 settembre 2000

Giovanni mi scrive chiedendo aiuto per ricostruire il testo di una filastrocca di cui ricorda solo l’inizio, eccolo:

“Naso, nasino,

Chiara (nome di mia figlia) và all’asilo

chi ce la porta?

La gallina zoppa.

Chi l’ha zoppata?…..”

 

7 maggio 2000:
La mia amica Anna, da Livorno, mi manda un pezzo di filastrocca e sarebbe felice di sapere come iniziava e soprattutto come finiva! Ecco il testo:

“Era notte e non ci si vedeva

perché Marforio aveva spento il lume

un rospo in spada ed in livrea

danzava il minuetto in mezzo al fiume

Cleopatra uccise Marcantonio

le donne sono peggio del demonio”

2 commenti su “Appelli aperti anno 2000”

  1. Jolanda says:

    Anna mi ha inviato questa integrazione del testo di “Io so Tutto” chiesto da Gabriele:

    Per Gabriele che il 29 novembre 2000 ha chiesto di una filastrocca su “Io so tutto era un bambino”. Anche io la sapevo a memoria ai miei bei tempi, e anch’io vorrei tanto ricordarmela tutta. Posso integrare qualcosa, rispetto al testo che si ricordava Gabriele. Chissà che le mie integrazioni non facciano ricordare di più…
    Era così:
    “Io so tutto!” era un bambino
    negligente e birichino.
    Se una cosa non sapeva
    “Io so tutto!” rispondeva:
    “Io so i numeri a memoria,
    so la geografia, la storia!”
    Ma quel bimbo negligente
    non sapeva proprio niente!
    Senza legna una mattina
    si trovò la sua mammina.
    Disse: “Al bosco devo andare
    se vo’ fare da mangiare”
    “Vado io mammina bella,
    te ne porto una cestella”
    “Tu sei troppo piccolino
    Per conoscere il cammino”
    “Io so tutto – disse allora –
    vado e torno in men d’un’ora.
    Il sentiero lo conosco”.
    Prese il cesto e andò nel bosco.
    Nel boschetto vide un fungo
    Con il collo lungo lungo.
    “Questo sì ch’è un fungo bello!”
    Disse subito il monello.

    Quando arriva una formica
    e gli pare che gli dica:
    “Su! raccogli quei rametti;
    nel cestino poi li metti;
    quando mamma accende il fuoco
    Glieli dai a poco a poco.

    ma nel bosco nero nero
    non trovava più il sentiero

    Spero di trovarci integrazioni a mia volta.
    anna giomaro

    Speriamo che serva per aiutare la memoria a ricostruire tutta la filastrocca!

  2. Giorgio says:

    Io ho trovato questo:
    Là nel bosco a far la legna IOSOTUTTO già s’impegna, quando arriva una formica e gli pare che gli dica:
    « Su, raccogli quei rametti, in cascina poi li metti; quando mamma accende il fuoco gliene dai ognora un poco. »
    Permaloso IOSOTUTTO le rispose asciutto asciutto : « Io so tutto, non seccare… Lascia far ciò che mi pare. >>

    Ma nel bosco nero, nero, non trovava più il sentiero e una buona luccioletta
    disse: « E quella la stradetta! >>
    IOSOTUTTO, risentito, le rispose impermalito: « Luccioletta, cosa vuoi? Pensa un poco ai casi tuoi! >>
    « Mio carissimo monello, tu sei troppo saputello! >> E la lucciola, pian piano, tremolante andò lontano.

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