Che cosa c’entra l’agnello con la Pasqua?
L’agnello è un animale che simboleggia la Pasqua in molte culture.
Sin dall’antichità, la sua tranquillità e il suo candore hanno rappresentato l’idea della mansuetudine e del sacrificio.
Gli agnelli in realtà sono animali vivaci e giocherelloni. Si rincorrono, saltano, fanno capriole.
Perché l’agnello è un simbolo della Pasqua?
La simbologia legata a questo animale affonda le sue radici nella tradizione ebraica e cristiana.
Con l’offerta di questo animale il credente donava a Dio ciò che aveva di più bello, puro e prezioso.
Nell’Antico Testamento il sangue dell’agnello viene usato per marchiare le porte degli ebrei in Egitto.
Così Dio sa quali sono le case da colpire, uccidendo i primogeniti degli egiziani.
Tuttora per il Pèsach, la Pasqua ebraica, la celebrazione della liberazione degli ebrei dalla schiavitù in Egitto, si mangiano piatti con questa carne.
Anche nella religione cristiana la simbologia è persistita: “Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”.
Anche nel nostro Paese, in particolare nelle zone maggiormente dedite alla pastorizia come le regioni del Centro-Sud, la carne di questo animale è uno degli ingredienti principali della tradizione culinaria pasquale.
Gira un agnello…
Filastrocca di Lina Schwarz
Gira un agnello,
al collo ha un campanello,
sul dorso ha tanta lana
da fare una sottana
morbida e fina
per questa mia bambina.
Bianca la vesta,
bionda la testa,
guancia di rosa,
il principe la sposa.
Fanno una festa,
la bimba è principessa,
cerca l’agnello
per dargli un bel gioiello,
cerca in su,
cerca in giù,
ma l’agnellino bello non c’è più!
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