Come scegliere il nome del cane

nome del cane

Scegliere il nome da dare a un cane rappresenta una decisione importante.

Pensa al detto “nome omen” (il nome è un presagio, il destino nel nome) utilizzato dagli antichi romani per esprimere la loro convinzione che nel nome di una persona fosse già scritto il suo destino. 

E ripercorrendo i cani che hanno fatto parte della mia vita mi sento di confermarne la validità anche per questi animali.

Criteri per scegliere il nome del cane

Decidere quale nome deve avere il cane è una scelta che riguarda tutti i componenti della vostra famiglia.

Ti suggeriamo di farlo con molta consapevolezza permettendo a tutti di parteciparvi, bambini molto piccoli inclusi.

Potresti organizzare un momento dedicato alla scelta del nome nel quale ciascuno esprime la propria preferenza e poi vengono messe al voto.

Per quanto riguarda i criteri nella scelta del nome del cane è importante che il nome sia:

  • univoco
  • accettato da tutti (per evitare nomignoli, soprannomi e storpiature che potrebbero confondere l’animale)
  • breve
  • semplice da memorizzare 

Puoi farti ispirare dal cinema, dal mondo musica, da personaggi letterari e perfino da importanti personalità storiche. Ma anche personaggi di fumetti, canzoni, film, giochi linguistici …insomma non mettere limiti alla tua fantasia.

 

nome del cane

Il cane

Poesia di Giovanni Pascoli

Noi mentre il mondo va per la sua strada,

noi ci rodiamo, e in cuor doppio è l’affanno,

e perchè vada, e perchè lento vada.

Tal, quando passa il grave carro avanti

del casolare, che il rozzon normanno

stampa il suolo con zoccoli sonanti,

sbuca il can dalla fratta, come il vento;

lo precorre, rincorre; uggiola, abbaia.

Il carro è dilungato lento lento.

Il cane torna sternutando all’aia.

 

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Miky, il cane pastore

Fiaba di Mirko (25 Luglio 2009)

C’era una volta un pastore che aveva un bellissimo ovile. In quell’ovile vivevano cento pecore pregiate, che ogni giorno si recavano al pascolo dirette dall’abilissima Lela, una cane eccezionale.

C’era però anche Miky, un cucciolone che seguiva sempre il gregge e imparava da Lela i preziosi trucchi del mestiere.

Ma un giorno Lela, stanca e demotivata, se ne andò improvvisamente, lasciando il pastore solo con le sue pecore.

“E adesso che cosa farò?” diceva quell’uomo preoccupato. “A chi affiderò gli agnelli che hanno bisogno di una guida per raggiungere il pascolo? Non basto io!”.

Un mattino all’alba, non avendo dormito tutta la notte perché tormentato da mille pensieri, il pastore raggiunse un punto della montagna, circondato da un panorama mozzafiato, in cui spesso si trovava solo a riflettere. E lì, come per incanto, si ricordò di un episodio che lo aiutò a risolvere quel problema apparentemente senza soluzione.

Rivide, in una magica sequenza di immagini, Miky alle prese con la pecorella più cocciuta del gregge, che non voleva mettersi in fila e si fermava continuamente a brucare l’erba del sentiero. Miky le si avvicinò, iniziò ad abbaiare con decisione e senza troppa fatica la ricondusse nel gruppo.

Il pastore si destò dal sogno ad occhi aperti e corse a casa colmo di entusiasmo. Raggiunse la cuccia di Miky, lo chiamò e abbracciandolo gli disse: “Caro Miky, sarai tu il nuovo conduttore del mio gregge, affiderò a te gli agnelli pregiati affinché tu possa insegnare loro come raggiungere al meglio i pascoli più lontani”.

Miky se stava senza parole… ehm, senza abbaiare… era felicissimo perché il pastore si fidava di lui.

Arrivò il giorno tanto atteso e tanto temuto, Miky doveva mettere in fila il gregge da solo: le pecore adulte davanti, insieme al pastore, e gli agnelli inesperti dietro. Molte pecore però non erano contente e borbottavano: “È troppo giovane, non ha esperienza, non mi fido a lasciargli gli agnelli, ci sono troppi pericoli!”. Altre invece le rassicuravano: “Vedrete che saprà cavarsela molto bene!”.

E fu proprio così. Miky si impegnò moltissimo, aveva capito che per condurre al meglio le pecore non era sufficiente indicare soltanto il cammino, ma era importante condividere con loro fiducia, affetto e responsabilità.

Intanto gli agnellini crescevano, crescevano… e imparavano tanto!

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2 commenti su “Come scegliere il nome del cane”

  1. Sabatino says:

    GRANDI

  2. Sabatino says:

    troppo bello

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