Settembre

Questa poesia ce la manda Maria Melide (8 ottobre 2001).

Settembre

Dal libro gli occhi ho alzato.
Cos’è?
“Son gocce impercettibili di pioggia
che pioggia inver non è.
Son gocce luminose di diamanti
che brillan sui mattoni del terrazzo,
che suonan leggerissime su foglie
di nocciolo e di pesco al sole esposte.
E’ un sole caldo e premuroso
che asciuga le deboli gocce
ch’or non cadono più.
E’ una brezza leggera,
è un alito di vento
ch’alle foglie sussurra,
che porta da lontano
un festoso rintocco di campane
ch’alla preghiera invitano solerti.”

 

 

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Un commento su “Settembre”

  1. vitaliano vagnini says:

    Settembre da ricordare….
    11 SETTEMBRE 2001

    Quell’odio che viaggia nel vento
    Promosso da menti deviate
    Mascherate di sacro e divino
    Per giustificare l’assassino

    Si schianta su simboli d’oro
    Che producon contratti e risorse
    Per amanti di vanto e apparenza
    Torri di superba umana opulenza

    Torrioni trasformati in un Faro
    Incredula gente che guarda stupita
    Che fugge, che grida ed esclama
    A quel fuoco e a quel fumo che emana

    Si spendono gli eroici pompieri
    Ricoperti di polvere bianca
    Come morti risorti e sgomenti
    In cerca di rumori e lamenti

    Quei corpi che cadono grevi
    E quelli che bruciano lenti
    In una terra di cento etnie
    Sono martiri di queste follie

    Da Sem, da Cam o da Iafet,
    O dai figli di Agar o di Sara,
    Devoti a Cristo o a Brahma,
    O con radici nell’antica Savana,

    Hanno tutti il sangue vermiglio
    Quella gente che urla nel vuoto.
    Si esalta soltanto un carnefice nero
    Pago di dar la pace… del cimitero.

    Dopo il grande pianto
    Quella pace, scatenò la guerra
    Contro ogni sospettato Emiro
    Mandante della strage di Ground Zero

    Vitaliano Vagnini (11 settembre 2019)

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