L’uomo invisibile

Questo racconto è opera di Maria Luisa, 11 anni (3 aprile 2002).

C’era una volta un uomo che dava fastidio ai gatti e ai cani randagi. Quei poveretti stavano seduti su qualche marciapiede. Veniva lui e calpestava le loro code volutamente. Allora un mago, che era al corrente della situazione, pensò bene di trasformarlo in un cane, in un gatto, o meglio ancora in una coda! Però non esisteva una ricetta sulla trasformazione in animali. Prese allora una scodella, ci mise tre teste di lucertola, cinque pinze di granchio e sette occhi di pesce. Aggiunse all’impasto succo di lombrico e mescolò per bene il tutto. Vide dalla finestra passare l’uomo, e in fretta rovesciò tutto in un bicchiere, che poi con vari travestimenti e una scusa, riuscì a far ingoiare all’uomo. Tutt’un tratto, l’uomo si ritrovò invisibile come l’aria. C’era lì vicino un ragazzo che andò subito a trasmettere la notizia al giornale, che lo fece sapere a tutta la città. Subito nella casa dell’uomo invisibile si creò un intruglio di buste e pacchi. I pacchi contenevano regali d’ogni genere da parte di registi di film horror, comici, e di commedia; le buste lettere la quale una, molto simile a tutte le altre, diceva:
Egregio Signor Uomo invisibile,
le chiediamo cortesemente di presentarsi alla redazione di Milano, che si chiama “horror a tutto gas”, in cui stiamo mettendo in scena “Non ricordo bene”, un film fantastico, meraviglioso, il più bel film horror del secolo (non so negli altri secoli). Le vorremmo dare l’onore, l’orgoglio puro e raro di partecipare al nostro film, interpretato dai migliori attori sul campo. Giungendo ai fatti: lei dovrebbe prendere in braccio un neonato e farlo girare per un’oretta. Non è affatto difficile, spero. Poi dovrebbe prendere degli orsacchiotti e dei lupacchiotti peluche e far ruotare anch’essi, è chiaro, uno dopo l’altro. Attendiamo vostre risposte. Al più presto possibile.
Elio Cornetti
Poi ce n’erano a valanghe di lettere, oltre a questa, e ogni giorno aumentavano. Ce n’era una che chiedeva di prendere con le braccia un letto matrimoniale, ma doveva essere sicuramente di un accanito regista di film di fantascienza. Col passare dei mesi l’uomo si arricchì tanto che poteva riuscire a comprarsi la statua della libertà e il Colosseo. Ma ancora più tardi cominciò a riprendere le sue forme, e perse il lavoro. Continuò a schiacciare le code agli animali indifesi, sperando che ci fosse ancora un mago che gli trovasse il lavoro. Ma il mago non accorse, naturalmente, pentito di ciò che aveva causato.

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