L’isola fatata

Questa filastrocca è opera di Alessandra (16 maggio 2002).

Vi voglio raccontare di un’isola fatata
e non crediate che l’abbia sognata
esiste veramente
e ci vive pure tanta gente.
E’ una terra verdeggiante in un mare trasparente
ed è tutto così bello
che pare un acquerello.
Si arriva in un piccolo porto, le case son tutte colorate
ve lo giuro: sembrano disegnate.
Sull’isola vive un vecchio mago con un cappello nero a forma triangolare
con sopra due piccioni che stanno a covare,
il mago dorme in un letto a forma di pera
e una civetta gli fa da cameriera,
lui dice di conoscere il futuro e parlare con la luna
ma ne azzeccasse una!
A fargli la guerra c’è una giovane maghella
di nome Rosella,
lei ha un pappagallo americano
che se ne sta steso sul divano
e impartisce ordini tutto il giorno
a tutti quelli che gli capitano attorno.
Tra pozioni, magie e riti misteriosi
sull’isola accadono fatti portentosi.
Si vede ogni tanto, tra gli alberi volare,
la signora Gina, maestra elementare.
Tutti i suoi alunni, come provetti uccellini
la seguono con i loro cestini
nei quali c’è una merenda profumata
con ingredienti incredibili confezionata.
Nuvole di panna tempestate di cioccolato prelibato
che sugli alberi è sbocciato,
fragoline di bosco di zucchero filato,
così buone da lasciare senza fiato.
Sull’isola fatata i gatti son tutti cantanti provetti
e i cani son cuochi perfetti,
ogni sera si fanno feste e divertimenti
e i maghi si sfidano con i loro portenti.
In ogni momento, di giorno e di notte, s’ode una musica
che proviene dagli antri marini
e tutti quelli che la sentono ritornano bambini
perché per arrivare all’isola
l’unica via
è lasciarsi andare alla fantasia.

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