La partita

Ecco una poesia di Angela, 13 anni, scritta in occasione dei mondiali di calcio (27 luglio 2002)

Era un pomeriggio,
non come tanti.
L’adrenalina per una partita già vinta.
L’ansia di novanta minuti.
Quella certezza,
quel gol.
Ma la gioia franata da un fallo,
un fuori gioco,
un’espulsione.
E poi quel gol.
La disperazione,
la voglia di spegnere tutto.
Ma noi, insieme a loro,
continuiamo a sperare.
A sperare che prima o poi quella partita prestampata
Dia ragione a noi,
che quel marchingegno ben architettato
vada in tilt.
Ma è ormai troppo tardi.
Quegli omini coreani,
con aiuti troppo evidenti,
ci hanno messo fuori.
A noi resta l’orgoglio e la rabbia.
L’orgoglio di essere italiani
E di vivere il calcio come una passione.
La rabbia verso degli uomini
Che con una bandierina ne un fischietto
Hanno spento la nostra gara,
ma non i nostri sogni.

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