L’aquilone

Ecco la filastrocca di Bobet Klein (12 febbraio 2003).

Dov’è andato L’aquilone? E chi lo sa?
Lui vola, scherza e corre, su tutte le città;
è sfuggito ad un bambino, ora fa il birichino.
Vola e vola senza posa
E fermarsi più non osa,
vola sopra un campanile
pien di rondini ad aprile,
vola sopra un grande prato
che di fiori è abbigliato,
vola libero e leggero,
sopra un melo,
sotto un pero.
Fa i dispetti ad un rondone,
ride e scherza col procione,
poi lo sgrida il forte vento,
ma lui ride, ed è contento…
Eccolo nel cielo azzurro,
più discreto d’un sussurro,
lesto fa una piroetta,
mi sorride e va di fretta.
È il tramonto e s’addormenta
Su una nube sonnolenta,
con un cirro per cuscino
ed il sole per lettino;
ma domani, con coraggio,
lui riprenderà il suo viaggio,
perché vola senza posa
e fermarsi più non osa.

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