La Balena Berenice all’Isola dei Nani

Ecco la filastrocca di Bobet Klein (12 febbraio 2003).

La Balena Berenice,
rosa a quel che si dice,
se ne va con i gabbiani,
verso l’ Isola dei Nani.
Ma Michele Predatore,
Baleniere e pescatore,
or s’appresta, che flagello!,
a lor tendere un tranello.
Su un veloce battellino,
Di bambù e di cordino,
li raggiunge in tutta fretta
e si mette di vedetta.
Nel frattempo la balena,
che ora nuota di gran lena,
si diverte coi gabbiani
a fare i giochi più strani:
con l’aiuto dei pennuti,
assai candidi e beccuti,
una palla costruisce
e con l’alghe l’abbellisce.
Poi si mette a giocare
Con la palla sopra il mare:
se la passa coi gabbiani,
coi pinguini e i cormorani!
Ma Michele Predatore,
pescatore traditore,
ecco arriva da lontano
con l’arpione nella mano.
Quando arriva è il terrore!
Ognun fugge e il pescatore
Corre dietro alla balena,
per mangiarsela per cena.
Ma intanto i paguri,
dalla mente e il cuore puri,
ecco nuotan tutt’intorno,
per levarselo di torno;
con le chele ben robuste,
peggio di tante locuste,
tagliano la corda bene
che il battello tiene insieme.
E Michele, poverino!,
è servito a puntino:
con la barca presto affonda,
ed è preda d’ogni onda!
Or si sbraccia disperato,
ché vuol essere salvato;
una nave, ecco, l’avvista,
la nave d’un affarista.
Una volta che è in salvo,
sulla nave, un tipo calvo,
gli dice, con sguardo furbo:
“Or mi paghi il disturbo!”
Ma Michele non ha soldi,
come molti manigoldi,
e deve star in cucina
a aiutar la sora Lina.
Ma la Lina di patate
Da sbucciar, ne ha tonnellate!
Lui ne pela una gran pila,
ché son più di centomila!
Nel frattempo Berenice,
ora più che mai felice,
dai nanetti è arrivata
ed è molto festeggiata:
le preparano un banchetto
e poi ballano un balletto;
tutto ormai è finito bene,
proprio come si conviene!

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