Le avventure di un ragazzo in Inghilterra

Ecco la fiaba di Alessandro, 11 anni (28 novembre 2003).

Era pomeriggio, quando Giovanni stava per andare dai nonni che lo avevano invitato ad un tè.
Sapete, in Inghilterra alle cinque è ormai una tradizione bere qualcosa di pomeriggio.
La casa dei nonni di Giovanni si trovava in campagna, vicina all’allevamento abbandonato di galline. Giovanni aveva perso da anni la sua mamma, morta in un incidente stradale ed il padre lavorava sempre per guadagnare qualcosa, cosicché il ragazzo andava sempre a trovare i nonni. Il nonno di Giovanni era un uomo alto con i baffi e la barba grigia, amava raccontare storie avventurose a suo nipote, più di ogni altra cosa.
Quel giorno raccontò una storia sull’allevamento abbandonato di galline, ormai distrutto ed abbandonato da anni.
Si dice che nel 1943 l’aviazione tedesca distrusse il terreno e la casa del vecchio Federic, che aiutò l’esercito inglese a formare nel suo terreno una piccola stazione di comunicazione.
Giovanni e la sua famiglia erano emigrati dall’Italia nel 1963 e fortunatamente in quegli anni la guerra era finita.
La mattina dopo il ragazzo uscì con i suoi amici, destinazione l’allevamento di galline abbandonato. Il nonno, il pomeriggio precedente, aveva detto che le galline del vecchio Federic servirono come viveri per i soldati.
Giovanni voleva sapere di più su questa storia e quindi si decise a fare una piccola scampagnata..
Nell’allevamento c’erano i resti di radio (servite per la comunicazione) e di qualche arma ormai tutta malridotta.
Giovanni ed i suoi amici si avventurarono tra pezzi di legno rotti, mattoni che cadevano e mobili distrutti. Il tetto, ormai quasi tutto distrutto, stava per cadere, il giardino e la fattoria erano soltanto macerie, si sentiva uno strano rumore ed i ragazzi già impauriti se ne andarono di corsa. Poco dopo videro che sotto un pezzo di legno si trovava un cappello. Era il cappello di un ufficiale. Era sera ed i ragazzi se ne tornarono a casa. Giovanni aveva il cappello sotto al braccio.
La mattina seguente Giovanni trovò sotto la fodera del cappello un messaggio: “Le mappe, i viveri e le informazioni si trovano…”
Giovanni non credeva ai suoi occhi, quello che c’era scritto corrispondeva alla sua casa: perché bisogna sapere che una volta la sua abitazione non esisteva, era solo un terreno libero.
Con il nonno andò nella cantina della sua casa e scavando trovarono tutte queste informazioni, mappe e varie cartacce.
Tutte queste cose valevano storicamente molto e Giovanni, grazie al loro ritrovamento, ricevette come ricompensa dal Governo tanti soldi per far vivere la sua famiglia senza l’incessante fatica di suo padre al lavoro.

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