Rientro a scuola

Le avventure della maestra Alice

Ecco il racconto di Cristina (3 gennaio 2004).

Accidenti! Era riuscita a fare tardi anche quella mattina! Eppure aveva rimesso la sveglia, si era preparata la borsa con tutte le cose da portare, aveva sistemato i fogli con le storie sull’inverno che aveva trovato… Ma come al solito si era dimenticata qualcosa: infatti proprio mentre usciva di casa si era dimenticata dove aveva messo l’ombrello e fuori stava piovendo a dirotto!!
Così aveva perso un bel po’ di tempo a rovistare nel ripostiglio prima di trovarlo, naturalmente con due stecche rotte!
“Sarà sempre meglio di niente!!”, pensò tra sé. Era molto emozionata all’idea di rivedere i suoi alunni!
Il giorno prima era passata a scuola per sistemare l’aula e mettere dei cartelloni sull’inverno che aveva preparato a casa e che ora erano pronti per essere completati dai bambini con i loro disegni ed i loro testi.
Aveva predisposto anche una caccia al tesoro con degli indovinelli, un puzzle gigante da fare tutti insieme, le carte con gli ingredienti delle storie, il memory dei nomi e quello delle azioni, il domino delle qualità… Insomma aveva passato buona parte delle vacanze di Natale a lavorare per i suoi bambini!
Inutile dire che era molto contenta di questo! Come le erano mancati!
Chissà che stavano combinando?
Certo che si erano proprio meritati quelle vacanze… gli ultimi giorni di scuola erano stati molto impegnativi, pieni di cose da fare: poesie da scrivere, disegni da colorare, cartelloni da attaccare, il presepe da comporre e allestire e poi… lo spettacolo, con il fondale, i costumi, le prove!
La fatica era stata tanta, ma anche la soddisfazione: i genitori si erano spellati le mani a forza di applaudire!
Finalmente era arrivata sotto scuola, ma naturalmente non si vedeva neanche l’ombra di un parcheggio! “Mannaggia! Oggi sembra proprio che tutto congiuri contro di me!” Proprio in quel momento si liberò un posto proprio vicino al cancello della scuola: “Era ora che mi capitasse un colpo di fortuna! Non mi resta che recuperare tutte le mie carabattole…”.
Prese la sua cartella, la borsa, i pacchi e i pacchetti vari con i biscotti e il ciambellone che aveva preparato per i suoi alunni e scese dalla macchina. Aprì l’ombrello scassato e, sotto la pioggia battente, si precipitò verso l’entrata, ma scivolò sulle foglie bagnate e… sciaff!! andò a gambe all’aria al centro di una bella pozzanghera melmosa con tutte le sue cose sparpagliate intorno!
La bidella Lella, che l’aveva vista dal portone, si precipitò fuori ad aiutarla con un bell’ombrellone robusto, degno di uno stabilimento balneare.
La maestra Alice aveva le lacrime agli occhi ed era in uno stato pietoso. Lella cercò di consolarla: “Coraggio Alice, non è successo niente di grave!” e con il suo spirito pratico l’aiutò a rialzarsi, a rassettarsi alla meglio e a raccattare tutte le sue cose: il pacco con i dolci era tutto ammaccato, ma per fortuna la borsa con le sue cose di scuola non si era aperta!
Così tutta scarmigliata e con i vestiti bagnati e sporchi di fango si avvicinò alla sua aula, da dove proveniva uno strano silenzio…
Si affacciò e subito tutti i suoi alunni balzarono dalle loro seggioline per correre ad abbracciarla, in un tripudio di “Auguri! Benarrivata! Buon anno!!” senza dare per nulla l’impressione di essersi accorti del suo stato.
La maestra Alice si rilassò, cercando di prestare attenzione a tutte le voci contemporaneamente e solo mentre si voltava ad osservare i visi felici dei suoi alunni, scorse una gigantesca calza della Befana che troneggiava sulla sua cattedra!
“La Befana è arrivata anche per me!? Incredibile!” esclamò stupita e felice allo stesso tempo.
“Certo maestra” disse Fiona la curiosona “non pensavi di meritartela?”
Tutti si radunarono intorno alla cattedra mentre la maestra Alice iniziava a svuotare la calza infilandoci la faccia dentro e lanciando gridolini deliziati estraendo via via cioccolatini, confettini colorati, matite, colori a cera, monete di cioccolato e persino quadernetti, libricini illustrati e pupazzetti teneri! Decisamente i suoi alunni, nonché i loro genitori, la conoscevano ormai alla perfezione!
Man mano che scemava l’euforia e si tornava lentamente ad un’atmosfera di normalità, la maestra Alice si rammentò delle sue disavventure e del pacco coi dolcetti che aveva preparato.
Lo prese e iniziò ad aprirlo: “Anche da me la Befana aveva lasciato dei dolcetti per voi, ma immagino che col mio ruzzolone in cortile si siano irrimediabilmente rovinati…”
“Non ti preoccupare, maestra” disse Vincenzo, accompagnato da un coro di assenso “ne abbiamo mangiati talmente tanti durante le Feste!”
Dal pacco emerse il ciambellone glassato con qualche ammaccatura, ma perfettamente mangiabile e i biscotti al cioccolato appena un po’ sbriciolati.
“Meno male! E’ andata meno peggio di quanto pensassi! Ora chiederemo alla cuoca se ci prepara il tè caldo così ci faremo una bella merenda con tutte queste cose buone, mentre ci raccontiamo le nostre avventure in vacanza. Poi faremo un cartellone con tutti i racconti e i disegni!”
“Urrà!” gridarono i bambini, dimostrando di apprezzare la proposta…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?