Fiocco rosa distrutto

Ecco la poesia di Silvana (18 febbraio 2004).

Sull’uscio
d’una villetta solare,
ieri,
era applicato
un luminoso fiocco rosa:
in quella casetta,
nido d’unione armoniosa,
vagiva una vita,
appena germogliata,
dai vaporosi riccioli d’oro,
con le iridi
color del cielo terso
che si specchiavano
negli occhi felici di mamma.

La giovane madre
sorrideva serena,
e, piamente,
con la fantasia materna
sognava e prevedeva
la figlioletta cresciuta
ed adolescente,
correre lieta,
nel giardino fiorito,
inseguendo i rosei cirri.

Stamani,
quel sogno era sfumato,
il fiocco rosa
assomigliava
ad una corolla appassita.
La piccola villa,
già nido d’allegri trillini,
era immensa
di lacrime amare.

S’udiva
il pianto struggente
proveniente
da un giovane cuore
che non ha amato
invano la sua creatura morente.

Man mano
che la luce crepuscolare
spuntava,
lo splendore
di quel fiocco rosa,
sempre più imbruniva.

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