Un signore di Scandicci

Testo di Gianni Rodari - Musica di Sergio Endrigo e Bacalov - Edizione BMG Ricordi S.p.A.

signore di Scandicci

Cantiamo insieme: Un signore di Scandicci di Gianni Rodari

Problema: i confini della Toscana hanno uno sviluppo di 1.330 chilometri, di cui 329 costieri, 249 insulari, 752 terrestri, che la dividono da Liguria, Emilia, Marche, Umbria e Lazio. La sua superficie è di 22.940 chilometri quadrati, di cui 5.800 di montagna, 1.930 di pianura e di 15.260 di collina. I fiumi della Toscana sono: l’Arno (lungo 241 chilometri), il Serchio (lungo 103 chilometri), l’Ombrone (lungo 161 chilometri), il Cecina (lungo 76 chilometri). Si domanda: quanto è alta la torre di Pisa?

 

Un signore di Scandicci
un signore di Scandicci
Buttava le castagne
buttava le castagne
E mangiava i ricci
Quel signore di Scandicci

Un suo amico di Lastra a Signa
un suo amico di Lastra a Signa
Buttava via i pinoli
buttava via i pinoli
E mangiava la pigna
Quel suo amico di Lastra a Signa

Tanta gente non lo sa,
non ci pensa e non si cruccia.
La vita la butta via
e mangia soltanto la buccia

Suo cugino in quel di Prato
suo cugino in quel di Prato
Buttava il cioccolato
buttava il cioccolato
E mangiava la carta
Suo cugino in quel di Prato

Un parente di Figline
un parente di Figline
Buttavia via le rose
buttava via le rose
E odorava le spine
Quel parente di Figline

Tanta gente non lo sa,
non ci pensa e non si cruccia.
La vita la butta via
e mangia soltanto la buccia

Un suo zio di Firenze
un suo zio di Firenze
Buttava in mare i pesci
buttava in mare i pesci
E mangiava le lenze
Quel suo zio di Firenze

Un compare di Barberino
un compare di Barberino
Mangiava il bicchiere
mangiava il bicchiere
E buttava il vino
Quel compare di Barberino

Tanta gente non lo sa,
non ci pensa e non si cruccia
La vita la butta via
e mangia soltanto la buccia!
La vita la butta via
e mangia soltanto la buccia!

 

Nota sulla canzone: Un signore di Scandicci di Gianni Rodari e Sergio Endrigo

Un signore di Scandicci è una poesia scritta da Gianni Rodari e messa in musica da Sergio Endrigo e Bacalov. Fu pubblicata la prima volta nel 1977 nella raccolta dal titolo: Ci vuole un fiore.

Ecco i titoli della raccolta:

 

Se cliccate su ogni titolo della raccolta, arrivete alla pagina dedicata a ogni canzone.

 

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