La fiamma

Ecco la filastrocca di Cristina (31 ottobre 2004).

Nel Gran Bosco c’è una fiamma
rossa come la sua mamma.
Una fiamma saltellante
che spaventa fiori e piante.

Scappa l’orso, scappa il gufo,
lo scoiattolo è già stufo
di scappare senza sosta:
“Basta, fiamma! Che ti costa?”

Alla fiamma impertinente
non importa proprio niente
di chi trema e di chi scappa.
“Questa è l’ora della pappa!

Piante, fiori ed animali,
grandi, piccoli o normali,
son la pappa di una fiamma,
me l’ha detto la mia mamma!”

Da una nube grigia e nera
una goccia allegra e fiera,
sorridendo a più non posso,
salta addosso al fuoco rosso

“Guarda, guarda: un fuocherello
scoppiettante e cicciottello.
Dà fastidio a fiori e piante:
me lo mangio in un istante!

“Questa goccia non mi piace,
non mi lascia stare in pace.
Se c’è l’acqua scappo via:
me l’ha detto la mia zia!

Detto fatto la fiammella
scappa sotto la padella
dove Nonna Fortunata
si prepara una frittata.

Altre gocce son cadute.
“Brave!” “Viva!” “Benvenute!”
Con le gocce sulla testa,
fiori e piante fanno festa.

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