L’amico mio più amico

Testo originale: tradizionale - Testo italiano: Giorgio Calabrese - Musica: tradizionale - trascr. e rielab.: G. Bruno Martelli

Se vi piace questa canzone, che partecipò alla 23°edizione dello Zecchino d'Oro (1980), dovete ringraziare Riccardo (1 gennaio 2005).

La mano di un amico Che non mi lascia mai,
Lo sguardo di un amico Che sègue quel che fai,
La voce di un amico Che spièga i miei perché,

Sorriso di un amico Che pènsa come mè.
Sorriso di un amico Che pènsa a mè.

Il mondo di un amico Da cui non fuggirei,
La gioia di un amico Felice che ci sei,
L’intesa di un amico Che pènsa come mè,

L’amico mio più amico Ed unico che c’è.
L’amico mio più amico Ed unico che c’è.

ORCHESTRA

Sa yaye ak sa ma baye
De gno boque n’deye ak baye
Sa baye ak sa ma yaye
De gno boque n’deye ak baye
Linguere khaoi thiam fa tele
Diakhere dat ma nekhe
Boulma missere lo
Boulma khalate lo
Boulma missere lo
Boulma khalate lo.

ORCHESTRA

Il bène di un amico Che non si cambia mai,
Il cuore di un amico Che sènte quel che hai,
I giochi di un amico Che ride come mè,

Il passo di un amico Che è sèmpre accanto a mé.
Il passo di un amico Che è sèmpre accanto a mé.

I gesti di un amico Che insegna quel che sa
E con un altro amico Divide quel che ha,
Il viso di un amico Uguale ad ogni età:

L’amico mio più amico È ancora il mio papà!
L’amico mio più amico È ancora il mio papà!

Il mio papà…!

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