C’era una volta un re

(al bar di Fernando)

Ecco la filastrocca di Beppe (20 ottobre 2005).

Ho visto un re
che, in fila per tre,
nel bar di Fernando
sorbiva un caffè.

Gli chiede il Fernando:
“Ohilà maestà,
mi dica, di bello,
com’è che la va?”

Ma muto sta il re
bevendo il caffè
e ignora il quesito,
in fila per tre.

Stupisce Fernando
il silente sovrano
che, pur nobiluomo,
è un tipetto alla mano.

Perciò fa un inchino,
cortese ed acconcio,
e insiste col sire:
“Cos’è? Tiene il broncio?”

Un mite sorriso
(in fila per tre)
s’accese sul viso
del timido re.

Risponde: “Fernando,
però tienlo per te:
il re è messo al bando,
in fila per tre.”

(Lettore paziente,
questo fatto perdona:
s’esprime il monarca
solo in terza persona!)

Più di questo non disse
e, pagato il caffè,
se ne uscì dal locale,
sempre in fila per tre.

Fuori il cocchio attendeva,
c’era scritto: “Ambulanza”;
era quello, dei matti,
un dei dì di vacanza.

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