La campena ed Fre Simon

Se vi piace queta ninna nanna in dialetto bolognese ringraziate Loretta (27 febbraio 2006)

Din daledon la campena ed Fre Simon
tott i dè i la sunevan
pan e ven i guadagnevan
guadagnevn un per ed cappon
da purter ai so padron.
I so padron in eran a cà
ai era a cà la vecia mata
ch’ai tirè una zavata
zavataza zavatela
corri dri in tla mlunera
ciapa ciapa i mi melon
chi en grus e tante bon
din don dan dindaledon.

Traduzione: La campana di frate Simone.
Tutti i giorni la suonavano,
pane e vino guadagnavano,
guadagnavano un paio di capponi
da portare ai loro padroni.
I lor padroni non erano in casa,
c’era in casa la vecchia matta
che tirò una ciabatta.
Ciabattazza ciabattella
corrigli dietro nella melonaia(campo di meloni)
prendi prendi i miei meloni che son grossi e tanto buoni.

2 commenti su “La campena ed Fre Simon”

  1. Maura says:

    Casualmente, cercando altre notizie, mi sono inserita in questo sito e non ti dico (scusa se mi permetto di darti del tu) che enorme piacere mi ha fatto trovare la filastrocca ed Fre Simo. Mi ha risvegliato ricordi infantili , che risalgoni a più di mezzo secolo ormai!!, che erano assopiti. Grazie Maura

    1. Jolanda says:

      Sono felicissima di aver risvegliato in te ricordi infantili! Grazie a te per essere passata! Ciao, Jolanda

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