Dio

G. Soli

Tratto da "Il Giornale dei Bambini" Anno VIII Num. 7 - 12 febbraio 1903

Io, ti sento, o Signore,
nel profumo del fiore,
nel mormorio del mare;
nell’armonie più care,
nella favella pia
onde mi parla al cor la madre mia.
Io ti vedo e t’ammiro
dal ciel nel largo giro,
del sol nello spendore;
e a tanta opra d’amore
con affetto profondo
ti riconosco creator del mondo.
Io ti prego, o Signore:
serbami puro il cuore,
il labbro veritiero,
l’animo onesto e fiero;
e il tuo timor mi sia
guida e conforto nella dubbia via.

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