A Manuel

Ecco la poesia di Mirella che ha scritto per il suo adorato Manuel a Roma il 14 agosto 2002 (23 ottobre 2006)

Non aver paura,
non sentirti diverso.
Guardiamoci negli occhi,
la luce dei tuoi occhi,
troverà il giusto cammino.
Insieme ci daremo la mano,
e così entreremo nel lungo cammino.
Non gurardarmi impaurito,
solo io posso capirti.
Solo io posso guardarti,
posso risponderti,
anche se non ho capito.
Ma il mio cuore si,
ti ha capito.
Le vocali, le consonanti,
le scopriremo giorno dopo giorno,
vuoi tenere nascosta la tua voce,
amore della mamma.
Fallo pure,
un giorno le tue corde vocali,
susciteranno bellissimi suoni.
Si anche tu potrai gridare,
potrai capire e farti capire.
Il tuo cammino sarò io.
Oggi non parli,
hai sete, ma non vuoi bere.
Hai fame, ma non vuoi mangiare.
Ma non ti devi preoccupare,
se non hai fame,
se non hai sete,
anche se non parli.
Manuel, le cose più preziose,
si tengono nascoste.
Così è preziosa la tua voce.
Un giorno la tua voce vibrerà,
nel mio cuore qualcosa si risveglierà.
Un rintocco di campana, il tuo primo gemito,
la tua prima frase,
un tuffo al cuore di parole.
Non aver paura,
la tua mamma ti capirà,
per tutta la vita.
Ma tu parlerai,
si tu parlerai.
Non importa come,
non importa quando,
ma la tua voce,
sarà musica dolce,
anche per le rondini.
Sarà allegria negli ospedali,
sarà melodia per le strade,
sarà gioia per la tua mamma,
sarà trionfo, per te mio piccolo fiore.
Lo sapevo che sarebbe successo,
all’inizio siamo tutti un pò stonati.
La poi qualcuno che ci ama,
ci conduce nella giusta sinfonia.
Ti adoro, il lungo cammino buio,
ora splende di una luce meravigliosa.
La luce dell’amore,
il calore della tua tenera voce.
Con affetto la tua mamma.

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