31 dicembre 2006

Ecco la poesia di Mirella (31 dicembre 2006).

Siamo tutti piccoli fiori invisibili,
siamo pronti per farci cogliere,
ma nessuno ci vede,
possibile che siamo così invisibili?
Aspettiamo che qualcuno senta il nostro profumo,
che qualcuno ci doni un bacio e una carezza,
per noi tanta sicurezza.
Piccole farfalle, aspettiamo,
che qualcuno ci aiuti a volare,
non vogliamo farlo da soli.
Spesso ci nutriamo di indifferenza,
siamo pronti a farci accarezzare,
non vogliamo morire appasiti,
senza che nessuno abbia mai sentito
il nostro profumo,
qualcuno molto più grande di noi,
ci ha calpestato,
la nostra fantasia,
i sogni spazzati via,
da un soffio di vento troppo grande.

Non è giusto dividere i colori,
il nostro sangue scorre per tutto
allo stesso modo,
diversamente abili?
Va bene ma possiamo ugualmente,
stringerci la mano,
un sorriso non è mai diverso,
un sorriso arrichisce chi lo riceve,
e fa grande chi lo dona,
quanta violenza, in alcuni posti del mondo.
La scuola diritto per tutti,
non classifichiamo lo studio,
tutti dovrebbero avere un istruzione,
lontana o vicina che sia,
nessun bambino, dovrebbe conoscere
le corsie di un ospedale,
ma solo piste, per atterrare la loro fantasia,
creatività e gioia.

Nessun bambino, fa del male ad un adulto,
mentre un adulto fa male a tanti bambini,
non facciamo del nostro immenso cielo,
un inferno,
lasciamo i colori naturali,
un sole dipinto d’amore,
una luna per rispecchiare,
tutti i desideri e i sogni più belli,
facciamo dei lori occhi,
stelle comete,
crediamo anche noi a Babbo Natale,
alla Befana, saremmo sicuramente,
più felici,
un tetto per tutti,
poveri e brutti,
le sedie di vimini, per lavorare,
banchi di scuola, far diventare
per studiare,
facciamo carnevale per
365 giorni,
un allegria nelle vie strette e buie,
strade che potrebbero essere illuminate,
dagli occhi dei bambini,
le loro grida, giungere,
nelle case più brutte e spente,
un bambino, è capace,
di donare ad un vecchio,
un sorriso di freschezza
rendendolo felice,
anche per un breve istante.

I colori dei semafori,
si dovrebbero spegnere
davanti ad un bambino,
illuminare l’adulto,
e fargli capire,
che quelli sono colori
che non dovrebbero
mai conoscere.

Un teatro, vi vorrei donare,
così potrete,
sentirvi magici,
aprire un sipario,
e come aprire,
le porte dell’amore,
la fantasia,
è chiusa in un cassetto,
ma solo voi,
dovreste avere le chiavi
per aprirlo.
Magico mondo, il teatro,
le parole, melodia dolce,
i suoni, far vibrare,
il vostro cuore,
dovreste volare,
come piccoli passeri,
con ali solide, non spezzate.

Quanto amo i bambini,
sono stati sempre per me,
fonte di sicurezza,
fonte di energia,
mi sono sempre soffermata,
ad ammirare i bambini, perchè
li ho sempre visti come fiori,
e come fiori vorrei strapparli,
da quel falso prato,
e portarli nel mio giardino.

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