L’ape Clarabella

Ecco la filastrocca di Silvia. (19 dicembre 2007).

In una giornata molto bella,
l’operaia l’ape Clarabella
si è alzata in volo
in direzione del polo.
Da compiere aveva una missione:
era di cercar dal nord al meridione
il polline più giallo e profumato,
pronto pronto ad esser lavorato.
Su di un fiore rosso stava per posarsi,
quando qualcosa l’indusse a fermarsi:
una coccinella ammalata
chiedeva d’essere aiutata.
Clarabella il secchio riempì
e con il suo polline partì.
Tornata all’alveare
cominciò a lavorare.
Nel laboratorio era andata
per produrre una cosa prelibata.
Qualcosa di buono la cui proprietà
è di dare forza e vitalità.
Quest’invenzione così portentosa,
oltre ad essere appetitosa,
fa a tutti assai bene
e il suo bel nome è miele.
Poi tornò, l’ape Clarabella,
dall’ammalata coccinella.
Questi il miele ingerì
così lei subito guarì.
All’ape riconoscenti siam
e tanto miele noi mangiam.

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