Babbo Natale aveva finito di leggere tutte le letterine che gli erano state spedite, quando si accorse che dal conto ne mancava una: Erano tre anni che la riceveva dal solito bambino e Babbo si domandò perché quell’anno non gli era arrivato nulla.
Allora mandò un folletto a verificare.
Dopo alcuni giorni il folletto ritornò al Polo Nord, ma con brutte notizie.
Quel bambino non viveva più in quella casa. A Babbo Natale gli si strinse il cuore dal dispiacere e decise di andare a trovare i genitori di quel bambino che non c’era più. Bussò alla porta e si affacciò una mamma giovane giovane, e le si pienarono gli occhi di lacrime quando vide Babbo Natale.
“Cosa posso fare per te Babbo Natale, in questi giorni dovresti essere a preparare i doni per i Bambini Buoni”, disse la mamma.
Lo so, lo so, rispose Babbo Natale, ma volevo sapere se voi passerete un sereno Natale e se avete qualche regalo per i bambini poveri della città.
Per noi i Natali sono finiti caro Babbo Natale, aggiunse la mamma.
Da quando il nostro bambino non c’è pi… vorrei solo sapere se sta bene, se non ha freddo.
Babbo Natale vide che nonostante tutto avevano addobbato l’albero e sotto vi erano dei doni e due cosine che colpirono il suo sguardo: un paio di calzine di lana dorate ,sopra la mensola del camino.
La mamma raccolse alcuni doni e li dette a Babbo Natale, che le domandò di chi fossero quelle calzine così carine.
La mamma le prese e le strinse a sé, e una lacrima grossa grossa scese dai suoi occhi e poi le pose a Babbo Natale. Babbo le disse che avrebbe fatto il possibile perché arrivassero a destinazione. La notte di Natale, una bufera di neve, tutti al caldo nelle proprie case.
La mamma uscì per guardare il cielo e una folata di neve magica le riempì gli occhi.
Vide due puntini dorati che saltellavano tra le stelle. Riconobbe il suo angioletto Willy e gli tirò un bacio.