Ho messo il mare in una rete,
ho toccato il cielo con le dita,
ho fatto parlare il silenzio,
tic tac, tic tac,
proverò a fermare il tempo…
Nessuno qui l’ha mai fermato,
neanche un secondo è stato legato.
Lento, fugge, passa o vola
questo scorrer non consola.
Gira e gira la lancetta,
gira e corre ha sempre fretta.
Tanti orologi tante carcasse
ho chiesto al tempo che si fermasse.
Lo vorrei dal primo giorno in ogni culla,
lo vorrei perché non è un dono da nulla!
Lo vorrei per guardare le stelle,
apprezzar tutte le cose e non solo quelle.
Per giocar di più coi nostri bambini
ché son il nostro futuro se pur piccolini.
Ma lui con fare cortese
m’ha detto d’esser io contento,
e in un batter d’occhio
m’ha impolverato i capelli d’argento!