Lontano

Questa è la poesia di Nonna Gianchi (21 Aprile 2009)

Per vedere i nipotini
e sentirmeli vicini
son partita per l’Australia
fra l’inverno e primavera
e una rondine non c’era.
Là era tutto rovesciato
fra l’estate e un dolce autunno,
tanto verde, lucidato
da una pioggia senza affanno,
e nel cielo, gli ampi voli
delle aquile di mare
o di corvi, enormi e soli;
qualche rondine che ammara
mi ricorda la mia Italia,
ma è assai rara, qui in Australia…
Verso sera, all’imbrunire,
senti come un chiacchierio,
che aumenta, a non finire…
d’improvviso un gran fruscio:
sono pronti per volare
pappagalli a mille a mille,
tutti insieme. E’ uno sfrecciare,
ne intravedi, a scintille,
i colori più brillanti,
poi, in mezzo agli eucalipti,
questi uccelli, così tanti,
tra le foglie folte e nere
si preparano a dormire.
I rumori, poi il silenzio,
qualche strido, foglie scosse,
e nell’aria nuovi odori,
buoni, d’erbe appena smosse
e dei più svariati fiori…
Questo mondo, così strano,
così vario e suggestivo
e però così lontano,
me lo porto ardente e vivo
qui in Italia, la mia casa,
in un angolo del cuore…
C’è mio figlio che rincasa
e l’oceano è lì, il fragore
io lo sento, e anche le voci
dei suoi bimbi intorno a lui
“Daddy, dai facciamo un bagno!”
E’ felice più che mai.
Certo, pensa anche all’Italia,
ma che affetti, lì in Australia!

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