Il buon re Venceslao

Per questa versione dovete ringraziare Erica ed Elisa (novembre 2009)

Venceslao il buon Re nella notte Santa
guardò e vide attorno a sè neve alta e bianca.
E la luna che lassù tutto illuminava
vide un povero laggiù che legna cercava.

“Corri paggio, vieni qui, dimmi chi è quell’uomo.
Come vive e cosa fa, dimmi se egli è buono”

“A una lega e più da qui, presso la foresta,
sotto il monte lui sta lì e vive vita onesta”.

“Noi lo andremo a visitar, prendi cibo e vino,
porteremo da mangiar e legna di pino”

Ed il re si incamminò insieme al suo paggio.
Il maltempo lui sfidò e il vento selvaggio.

“Sire non ne posso più, troppo il gelo e il vento.
Arrivare fin lassù no, non me la sento”.

“Se i miei passi seguirai con fede e con coraggio
meno freddo sentirai, stammi dietro paggio”

Dietro al re lui camminò ne seguì le impronte
E del caldo che provò santa era la fonte.
Tu sia ricco o misero, dal cielo ci è dato
che chi aiuta il povero poi sarà aiutato.

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