Non disturbar le pecorelle

Questa è la poesia dui Gioia (29 settembre 2010).

Oggi è lunedì
e presto arriverà venerdì
…il cielo è sereno
fin poco fa c’era l’arcobaleno
tutti lo guardavan stupiti
e dalle case per ammirarlo fuori sono usciti.

Rosso giallo blù
se guardavi col naso all’insù
potevi osservare un aquilone
che lottava per arrivare sino al sole.

C’era il sole che rallegrava
e dalle finestre aperte entrava
ora c’è la luna
che sbircia in cerca di fortuna
tra le nubi si fa strada
per mostrare i suoi lineamenti
e giocare con i nostri sentimenti.

Un’altra notte è arrivata
ed agli amanti sembra una fata
con la bacchetta dona oscurità
e nel buio nessuno li vedrà.

La sera finalmente è arrivata
è stata una giornata travagliata
c’è ora chi si annoia
chi sbadiglia
e chi sonno non piglia
e con l’occhio fisso assai curioso
guarda fuori poggiando il naso
sul vetro appannato
da un cuore decorato.

C’è nel letto chi si gira
lui non dorme e si scoccia
ed è strana la sua faccia
fa la conta delle stelle
e le conta al posto delle pecorelle
che beate nell’ovile rannicchiate
si son ben stiracchiate
dormono beate
e non vogliono essere disturbate.

Corro presto lì nel letto
e speriamo riesca a dormire
come un sereno angioletto.

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