C’era una volta un fantasma e un bue

Questa è la filastrocca di Zia Mariù (3 novembre 2010).

C’era una volta c’erano due,
c’era una volta un fantasma e un bue.

Bianco latte il primo che in vita aveva fatto il dottore,
a chiazze il secondo, che invece ruminava per ore.

Un veterinario era stato il fantasma, per l’esattezza
e a tutti gli animali della fattoria
faceva uguali punture per correttezza.

Ma mentre il bue è nella stalla,
lì che dorme e sonnaca,
arriva urlando la sua lenta amica lumaca.

Aiuto aiuto! Di nuovo
la siringona per far la puntura.
Oh mamma mia ho tanta paura!

Ancora quello non ha perso il vizio…
Dicono in coro gli animali.
A tutti, il sedere vuole bucare, quel tizio!

Ma al bue gli viene un’idea assai bella
e con un muggito
chiama a racconta tutti gli amici di quella stalla.

Mucche, cavalli, ochette e galline,
tre maiali, un somaro e due belle tacchine.

Tutti d’accordo per fargli passare la voglia
e come un salame legano il veterinario fantasma, lì sulla soglia.

Ma esso svolazza di qua e di là
e in men che non si dica proprio al somaro
la puntura esso fa .

Ahi ahi! Grattandosi il didietro ragliò il somarello
ma lesto gli rifilò una zoccolata e gli disse:
e ora, spedito nel cielo, vai a fare le punture
ai fantasmi di un bel castello!

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