La leggenda di Scirocco e Tramontana

Zia Mariù

Ecco la favola di Zia Mariù (6 aprile 2012).

Dopo una complicata questione tra famiglie, Zeus decise di rinchiudere i venti dentro delle anfore ben sigillate. Il re dell’Olimpo li riteneva pericolosi se lasciati liberi e sua moglie Era gli suggerì di nasconderli in una grotta sopra un’isola e di farle custodire da Eolo. Per Zeus ed Era, Eolo era più di un amico ed era tenuto molto in considerazione, quasi quasi al pari degli abitanti dell’Olimpo e per questo Poseidone ne era geloso; lo considerava un intruso perché egli si riteneva il padrone del mare e dell’aria.
Successe che sull’isola abitasse una bambina curiosa, ma così curiosa, che un giorno sentì parlottare tra di loro due anfore e la curiosità fu tanta che provò ad aprirle. La prima fece cadere a catena le altre e un gran fragore di cocci rotti sugli scogli svegliò Tramontana, che era accoccolata dentro una delle anfore avvolta in un velo argentato. Ella sbadigliò e stiracchiò le braccia e sbattendo le ciglia nere incontrò subito lo sguardo di Scirocco. Ma intanto che i due si scambiavano sguardi languidi…
Intorno all’isola cominciarono a muoversi delle forti masse d’aria, dall’intensità violenta; erano i venti che liberati volevan dimostrare d’esser più forte l’uno dell’altro.
Tramontana, che aveva lo spirito da grande artista, si innamorò del tranquillo Scirocco.
Erano diventati inseparabili: lei la signora del freddo e lui il signore del caldo.
E decisero di sposarsi proclamando al mondo il loro amore.
Cominciarono così i preparativi e Tramontana aiutata dalle muse del nord preparò il suo abito più bello e lo decorarono con tanti piccoli e sottili pizzi di ghiaccio argentati.
Lo sposo, quando la vide in tutta la sua bellezza, con impeto cominciò a soffiare, forte forte un alito caldo, inconfondibile di profumi del deserto.
Purtroppo però le lucenti trine di ghiaccio che la ornavano sul velo e l’abito si sciolsero in pochi attimi.
Tramontana, dispiaciuta ma con orgoglio, davanti a tutti gli ospiti un po’ smarriti , si rifiutò di continuare la cerimonia, e Scirocco dal dolore cominciò a piangere le sue lacrime calde come lingue di fuoco.
Seppur oggi, nonostante siano passati migliaia di anni, Scirocco e Tramontana non si possono né sopportare e né vedere.
Se arriva lui, lei se ne va; ognuno indispettito distrugge l’opera dell’altro.
Tramontana,sempre ricca di fantasia, al giungere dell’inverno costruisce cantando splendenti guglie di ghiaccio, ma poi ecco giunger spazientito Scirocco che goccia su goccia, come a farla piangere, inesorabile gliele scioglie in poche ore.
Da quel memorabile giorno se lo scirocco, apportatore di piogge e nebbie e sabbia dal deserto, bagna la nostra campagna, la tramontana arriva e veloce asciuga tutto e se ne va.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?