La storia del pastorello e l’agnellino

Zia Mariù

Ecco la poesia di Zia Mariù (6 aprile 2012).

Questa è una storia di tanto e tanto tempo fa,
di quando un giovane pastorello
volea rinunciar a dieci pecore e un agnello.
Era molto povero e passava le sue giornate
a far brucar le pecore là tra i prati e le vallate.
Solo una bianca cagnolina lo seguiva
ed era fedele e ligia se una pecora si smarriva.
Ed ecco che un giorno d’april, quasi Pasqua era
che l’intero gregge si mise a brucar tra i fiori della primavera.
Una voce lo chiamò suadente
e lui corse, innocente come l’acqua della sorgente:
Se tu vuoi esser re…
lascia tutto e vien da me, vien da me!
E il povero pastorello,
arrivò senza gregge ad un castello.
E bussò leggero al gran portone,
non sapendo che invece era una prigione.
E vi trovò una fanciulla dagli occhi di stelle
intenta a filare una tela d’oro
con intorno scrigni pieni delle pietre più belle.
Ma sentì portar dal vento un lieve belato,
quello delle pecore e l’agnello
che al prato lui s’era dimenticato.
E scusandosi con un grande inchino
s’avviò verso il bosco pian pianino
Per un momento avea ascoltato la tentazione
di abbandonar tutto per disperazione.
Ma allegri e felici ripresero il viaggio
il pastorello, le dieci pecore con l’agnellino,
un cane, e tanto coraggio!

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