Poesiola delle caccoline

Zia Mariù

Ecco la poesia di Zia Mariù (5 maggio 2012).

Vi son vizi poco igienici e carini:
come far boati con la bocca o grattarsi i sederini,
ma c’è n’è uno, fateci caso
il più schifoso: levarsi le caccoline dal naso!
C’è chi se le toglie al gabinetto,
e chi ne fa palline e le attacca sotto il letto.
Chi se le leva a scuola,
o mentre va in bicicletta con una mano sola.

Quanti bimbi ne hanno assaggiato il sapore:
“sul saporito e verdognole di colore!”
Oh, la tentazione, ogni volta rapisce quel dito
e glielo infila in bocca bello condito;
il bimbo incosciente comincia ad assaggiare
con la lingua all’insù, quella robaccia da vomitare!

Non usan fazzoletti,
quei bambini piccoletti;
loro tiran sempre su
e fanno candeline, per il Bambin Gesù.

Un consiglio salutare?
molto meglio è non mangiare,
quella roba verde sbiadita,
assai puzzolente e appiccicosa alle dita!

Le caccole, non sono sostanziose…
sono solo un po’ schifose!

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