L’angioletto e il palloncino

Ecco la poesia di Puccia (6 gennaio 2013).

Canti … balli e luci accese … c’è la festa giù in paese!
Burattini, giocolieri e giostrine colorate,
caramelle e torroncini per la gioia dei piccini.
Che succede all’improvviso?
Dalle mani di un bambino scappa via il suo palloncino,
vola via sempre più in alto e si perde là nel cielo.
Ora è triste quel piccino e si chiede assai interdetto
chi gli ha fatto il gran dispetto.
Poi, dal buio della notte giunge una dolce lode,
un sonetto delicato che gli soffia in un orecchio:
”Stai tranquillo bimbo mio, ce l’ho io il tuo palloncino!
Da stasera ti prometto, ti starò sempre vicino.
Io ti seguirò ovunque perché sono il tuo angioletto;
grazie a un piccolo dispetto, tu sarai sempre protetto!”

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